Come funziona?
Grazie all’utilizzo di lunghi e sottili aghi, si vanno a sollecitare solo determinate parti del corpo che aiutano a ripristinate le normali funzioni dell’organismo. La sensazione avvertita è diversa da persona a persona: alcuni sostengono di sentire calore nella parte sollecitata, altri provano una leggera scossa e altri avvertono un senso di peso. La percezione dell’ago è soggettiva, ma sta di fatto che non provoca alcun tipo di dolore o complicazione.
L’agopuntura in gravidanza può servire per combattere nausea e vomito, andando ad introdurre l’ago nella parte interna del braccio, qualche dita sopra il polso. In tal modo si riesce a tenere sotto controllo i sintomi fastidiosi che riguardano ogni donna, soprattutto nei primi mesi di gravidanza.
L’agopuntura viene anche utilizzata per combattere la cefalea, molto diffusa in gravidanza. I punti da stimolare dipendono dalla zona in cui è localizzato il dolore, ad esempio si può partire dalle spalle, dal collo, dalla schiena o dalle braccia.
caviglie gonfie
vasi sanguigni
Può servire anche in caso di allattamento quando ci troviamo di fronte a casi di scarsa produzione di latte, in effetti stimolando dei punti in particolare, come l’angolo esterno dell’unghia del mignolo, si va a sbloccare quella produzione, interrotta per una serie di cause.
È fondamentale affidarsi a chi è esperto in agopuntura. Per cercare tutti gli agopuntori presenti sul territorio italiano ed avere maggiori informazioni su questa pratica, vi consigliamo di consultare il sito www.agopuntura-fisa.it
Hai mai praticato l’agopuntura? Raccontaci la tua esperienza!