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L’ipotiroidismo materno, fetale e neonatale possono purtroppo provocare danni irreversibili allo sviluppo neurologico ed intellettivo del bambino.
Fra le altre conplicazioni causate dall'ipotiroidismo ricordiamo:
- ipertensione gravidica
- basso peso del bambino alla nascita
- emorragia post-partum
- la nascita di un feto morto
- il distacco plancentare.
Come curare l'ipotiroidismo in gravidanza
La normalizzazione dello stato tiroideo con la terapia sostitutiva riduce l’incidenza dell’ipertensione e di tutte le altre complicanze, per cui se una donna affetta da ipotiroidismo decide di intraprendere una gravidanza, è necessario curarsi prima ed essere costantemente sotto controllo medico.
Generalmente il farmaco per il trattamento sostitutivo dell’ipotiroidismo è la l-tiroxina, T4, un preparato sintetico, chimicamente puro. La dose ottimale deve essere stabilita nel singolo soggetto in base alla risposta clinica prefiggendosi come scopo quello di riportare il valore del TSH entro i limiti di normalità.
Nella terapia sostitutiva in gravidanza:
1) è consigliabile, in assenza di patologie cardiache concomitanti, raggiungere lo stato di eutiroidismo in poco tempo per evitare le complicanze sul decorso della gravidanza e sul prodotto del concepimento;
2) la dose sostitutiva di l-tiroxina va aumentata in gravidanza rispetto al periodo pre e post gravidico;
3) l’adeguatezza della dose va sempre valutata con uno specialista;
Dopo il parto la dose di l-tiroxina sarà ridotta e riportata a quella precedente alla gravidanza.
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