Per evitare questi disturbi più o meno gravi, è sufficiente un esame del sangue che permetta di riscontrare eventuali intolleranze, per fare in modo, così, di regolare la dieta adatta per la salute della futura mamma, scegliendo prodotti certificati contro le intolleranze.
La celiachia è ora oggetto di studio perché potrebbe essere correlata all'aumento delle gravidanze a rischio. La celiachia non sempre compare nella prima infanzia, è anzi più frequente negli adulti, e perciò non diagnosticabile e non sempre riconoscibile nei suoi sintomi, che il più delle volte si manifestano in forma di dolori addominali, diarree e disturbi più o meno lievi.
In altri casi, invece, i sintomi sono inequivocabili, ma un drastico cambiamento nell'alimentazione è sufficiente (anche se molto restrittivo) per arginare la malattia.
Infatti se la celiachia viene diagnosticata, una dieta senza glutine permette all'organismo di tornare allo stato di normalità.
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