Il Taj ji può essere inteso come una danza cinese che aiuta la donna ad affrontare con consapevolezza la condizione di gravidanza che sta vivendo e rilassare anima e copro per vivere intensamente e in modo sereno il momento del parto.
A differenza di un corso preparto, che si basa soprattutto sulla parte teorica, anche se accompagnati da esempi pratici di respirazione e simulazione parto, il taj ji è un’esperienza sensoriale che dà la possibilità di sciogliere articolazioni ed alleviare la tensione.
Le prime sedute partono, generalmente, dal settimo mese, ma per avere una visione più completa e godere a fondo di questi benefici, si consiglia di cominciare anche dal terzo – quarto mese di gestazione.
Dopo un primo incontro in cui le mamme si conoscono, chiacchierano, si scambiano esperienze in merito al proprio percorso di gravidanza, e quindi, dopo che si sono un po’ conosciute, partono gli esercizi pratici che riprendono le esperienze sensoriali del contatto con alcuni elementi della natura come il fuoco, l’acqua, la terra, il metallo , il legno.
Fuoco
Questo esercizio va effettuato in piedi con le gambe leggermente divaricate e la schiena dritta. La donna porta le braccia in alto e poi verso il basso e ancora in alto come se stesse segnando la sagoma di una fiamma: in questa fase si suggerisce di pensare intensamente al momento in cui il piccolo nascerà.
Acqua
Le braccia, adesso, tornano verso il basso immaginando l’andamento dell’acqua. E si torna verso l’addome, verso il piccolo, si accarezza il pancione trasmettendogli rilassatezza e sciogliendo la tensione personale.
Legno
Il corpo ruota in modo circolare e si comincia ad esplorare il mondo circostante, immaginando il momento il cui il piccolo nascerà e sarà immerso in un nuovo mondo fatto di persone, familiari e parenti che lo stringono in un ambiente del tutto intimo.
Metallo
L’esercizio prevede una torsione del busto da destra verso sinistra e le braccia dal lato si avvicinando verso il centro, come a voler offrire e portare al piccolo energia benefica.
Terra
Infine, le braccia si incrociano all’altezza del petto, al centro del seno, come a voler immaginare l’ultima fase, quella in cui si stringerà il bambino al petto per l’allattamento. La futura mamma, a questo punto, si avvicina all’ombelico come a voler sentire il suo bambino e trasmette tutta l’energia acquisita con questi esercizi.
La combinazione si è conclusa. Ogni mamma, a questo punto, sentirà meno la tensione e potrà ripetere questa combinazione costantemente.
Avete mai praticato taj ji? Raccontate le vostra esperienza sul forum!