Questo ormone viene prodotto subito dopo il concepimento e si trova sia nel sangue della donna, sia nelle sue urine, in quantità sempre maggiori col proseguire della gravidanza e fino al terzo mese.
Il test è costruito con degli anticorpi che hanno una reazione chimica alla presenza dell'ormone HCG.
Anche il test che si effettua attraverso l'analisi del sangue verifica la presenza dello stesso ormone, più in evidenza in questo caso, poichè l'hcg "passa" prima nel sangue e poi nelle urine.
Lo stick è da immergere nell'urina o da tenere sotto il getto dell'urina, in modo da esserne irrorato.
Il risultato del test dovrebbe apparire dopo circa 3 minuti. La finestrella del bastoncino ha all'interno una linea o un punto: se il risultato è positivo, le linee diventeranno due (o due punti).
In ogni caso, basta attenersi alle istruzioni riportate sul foglietto illustrativo.
Molto raramente il test può dare un falso risultato, se non nei seguenti casi:
- per errori "di esecuzione";
- per alterazioni delle urine (uso di diuretici o eccessiva assunzione di liquidi);
- se si assumono farmaci contro l'infertilità;
- quando vi sono cisti ovariche;
- in presenza di un tumore all'apparato riproduttivo;
- se c'è stato un aborto molto di recente;
- se il test è scaduto.
Il test può essere effettuato al primo giorno di ritardo, ma dipende dalla regolarità del ciclo mestruale della donna.
Non può essere fatto subito dopo un rapporto sessuale, poichè l'hcg aumenta ad una quantità tale da essere
riconosciuto dal test solo dopo una decina di giorni.
In caso di test negativo o di ciclo irregolare è meglio aspettare o ripetere il test dopo qualche giorno.
Meglio effettuare il test di mattina, quando l'urina è più concentrata e di conseguenza anche l'ormone beta HCG.
Una volta effettuato il test può essere utile confermare la gravidanza con l'esame del sangue; se è positiva seguiranno tutti gli altri controlli previsti.
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