Ho perso i miei due gemellini
Sono una mamma di due splendide bambine di 10 e 4 anni. A marzo ho scoperto di essere incinta e ho deciso di fare la prima ecografia. Durante l'esame, il medico mi ha comunicato una notizia sorprendente: si trattava di una gravidanza gemellare. Uno dei due feti aveva già un battito cardiaco e si trovava a 8 settimane, mentre l'altro, pur essendo alla sesta settimana, non mostrava segni di battito. Purtroppo, dopo 10 giorni, uno dei due gemelli si è riassorbito, ma l'altro continuava a crescere bene, con un cuoricino che batteva forte.
Gli esami procedevano per il meglio, e ogni visita dal medico confermava che tutto era nella norma. Aspettavo con ansia la visita a luglio, quando avrei potuto scoprire il sesso dei gemelli. Durante quella visita, il ginecologo aveva un'espressione seria, e sapevo che c'era qualcosa che non andava. Mi ha detto che purtroppo non c'era più battito, si era fermato circa tre settimane prima. Mi sono sentita vuota e persa, incapace di piangere, sperando che fosse solo un brutto sogno. Mio marito stringeva la mia mano, ma non riuscivo a sentire nulla.
Come in un brutto sogno
Poco dopo, sono scoppiata in un pianto che non avevo mai sperimentato prima. Il medico mi ha detto che dovevo andare immediatamente in ospedale, ma ero preoccupata per le mie due bambine a casa dei miei genitori, dove erano in attesa di scoprire il sesso dei fratellini. Appena arrivata da loro, ho dovuto affrontare la difficile conversazione di spiegare loro che la loro sorellina non c'era più.
Dopo molte lacrime e disperazione, sono andata in ospedale, dove sono stata ricoverata. Mi hanno messo in una stanza con altre donne incinte, e ho dovuto sentire il battito cardiaco di un bambino che non era il mio, il che è stato incredibilmente doloroso. Il giorno successivo, ho iniziato il travaglio e ho partorito la mia bambina senza vita.
Mi è stata offerta la possibilità di vederla, ma ho detto di no inizialmente.
Dopo il parto, ho avuto bisogno di un raschiamento a causa della placenta rimasta. È stato estremamente doloroso, e ho continuato a insistere sul fatto che stavo perdendo troppo sangue, ma mi è stato detto che era normale. Purtroppo, hanno capito troppo tardi che c'era un'emorragia e ho perso conoscenza. Mi sono ripresa, ma è stato un momento terribile.
Successivamente, ho visto la mia bambina senza vita, e ho deciso di vederla e toccarla. Era completa in ogni dettaglio, ma ho scelto di non tenerla con me. Mi hanno detto che sarebbe stata sepolta con gli angeli bianchi nella nostra città.
Il giorno seguente sono stata nuovamente operata a causa di coaguli di sangue e altri problemi. Adesso sono passati tre mesi dalla perdita della mia bambina, che aveva il nome di Sofia, scelto dalle sue due piccole sorelle. Spesso ho crisi di pianto interminabili, ma devo andare avanti per le mie due bimbe. Sofia sarà sempre nei nostri cuori.
Di mamma Annamaria