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Gravidanza: il test positivo che mi ha cambiato la vita

di Lisa Sorrentino - 22.05.2013 - Scrivici

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Senza nemmeno attendere una decina di secondi, inesorabile, il test è positivo! Scoppio in un mare di lacrime. Felicità, si perché era quello che desideravo. Terrore "oddio cosa ho fatto? Un figlio? In quale avventura sconosciuta mi sono imbattuta?" Sapevo che uscendo la mia vita sarebbe cambiata definitivamente, avevo paura e sarei rimasta li per sempre.

di Lisa Sorrentino

 

E il momento giusto è arrivato. Quando ci siamo guardati negli occhi e decisi che era arrivato il momento di allargare la famiglia.

 

All'oscuro di ogni nozione e tecnica a riguardo ci mettiamo al lavoro!

 

Due punti cruciali: non sarebbe diventata la nostra ossessione e poi non saremmo mai andati oltre i metodi tradizionali, a limite ci saremo affacciati al mondo delle adozioni. Sembrerebbero discorsi fuori luogo, ma quando hai 36 anni io, e 39 mio marito, la matematica ti è avversa.

 

In giro poi tanti tra parenti e amici avevano impiegato anni prima di assaporare la gioia di una gravidanza.

 

Ciclo di ottobre per il terzo mese di seguito, non ci regala nessuna gioia.

 

Impegnata a preparare almeno una cena per festeggiare il compleanno di mio marito, a stento mi rendo conto che i mitici 28 giorni erano trascorsi.

 

Ops! Fino a quel momento non ci pensavo nemmeno, ma in un secondo avevo un ossessione.
Il dubbio si era insinuato e si impadroniva della mia mente.

 

Ma avrei finito di lavorare tardi e le farmacie erano chiuse. Non l'avevamo detto a nessuno per evitare inutili pressioni. Ma dovevo avere quel test per ora di pranzo, non potevo resistere fino a sera. Poi stranamente, qualche mattina prima, avevo notato che il torace si era allargato, ma pensavo a qualche kilo in più, per questo non ci avevo dato peso.

 

Che faccio, chi chiamo, di chi mi posso fidare? Solo di lei, ma era a letto con una colica renale!

 

Chiamo per sentire come stava e l'egoismo prese il sopravvento

 

"Monica, sorellina cara, come stai?Ah meglio! Passeresti in farmacia per me?"

 

Giustamente un'esclamazione di stupore misto ad incredulità viste le sue condizioni, fu la risposta che mi meritavo.

 

"Avrei bisogno di un test di gravidanza ma nessuno deve sapere nulla"

 

A quel punto in un minuto era già giù per strada.

 

Torno a casa per pranzo, con la testa piena di mille pensieri, ma con la voglia di non illudermi. Ma era difficile per una puntuale come me.

 

Arrivo, mi chiudo in bagno e senza nemmeno attendere una decina di secondi, inesorabile, il test è positivo!

 

Scoppio in un mare di lacrime. Felicità, si perché era quello che desideravo. Terrore "oddio cosa ho fatto? Un figlio? In quale avventura sconosciuta mi sono imbattuta?"

 

Sapevo che uscendo la mia vita sarebbe cambiata definitivamente, avevo paura e sarei rimasta lì per sempre.

 

Ma la fuori c'era il mondo a cui urlare che stavo per diventare mamma, che avrei abbracciato di lì a poco il mio angelo.

 

Asciugate le lacrime, lavato il viso, con un'espressione ilare, esco e incrocio lo sguardo di mia sorella.

 

Non le ho detto nulla, ma il suo sorriso mi diceva che aveva capito tutto.

 

Quel test mi ha cambiato la vita.

 

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