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Gravidanza e celiachia

di mammenellarete - 20.12.2010 - Scrivici

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Come una mamma celiaca dovrebbe affrontare la gravidanze: falsi miti e consigli. Abbiamo voluto stabilire un contatto con l'interessante portale sonoceliaco.com e farci raccontare direttamente dagli esperti come la mamma celiaca possa affrontare al meglio il periodo della gravidanza. Risponde, a tutte le domande arrivate alla nostra redazione, la Dott.ssa Caterina Pacenza, Dirigente Medico U.O. di Pediatria a Crotone e collaboratrice di www.sonoceliaco.com.

1) Prima del concepimento, è necessario prendere precauzioni particolari, se celiaci? La gravidanza è un evento, nella maggioranza dei casi, fisiologico, può pertanto, essere vissuto con serenità dalla donna in buona salute, purché si affidi alle cure ed ai consigli del proprio ginecologo. La donna celiaca che si attiene fedelmente ad una dieta priva di glutine può stare assolutamente tranquilla: non esiste evidenza scientifica che denoti danni o rischi per la vita del nascituro o la sua stessa salute. Naturalmente è fondamentale che la donna in gravidanza - celiaca o non - rispetti tutte le raccomandazioni dietetiche e di supplementazione che saranno generalmente raccomandate.

 

2) Durante la gravidanza, quale tipo di alimentazione è da privilegiare? È necessario abituarsi a dosi e a pasti differenti rispetto a quelli a cui si è abituati? È particolarmente importante un adeguato apporto di calcio: la gravidanza comporta di per sé perdita di massa ossea; ciò è da ritenersi ancora più importante se la diagnosi di celiachia è avvenuta in età adulta e perdite da malassorbimento potrebbero avere già interessato i depositi di calcio. Per lo stesso meccanismo è quanto mai opportuno iniziare da subito la supplementazione di acido folico (vitamina che previene le malformazioni del feto, del tubo neurale), meglio se prima che si impianti una gravidanza! Non dimenticare mai, comunque la supplementazione marziale da monitorizzare con icontrolli bioumorali. Prima ancora che al numero dei pasti - identico che nelle donne non celiache - è opportuno monitorare il proprio peso: la dieta gluten-free è talora sbilanciata per eccesso di grassi e carboidrati che ne favoriscono l’incremento ponderale. Pertanto è consigliata, più che in altre condizioni, una dieta ricca di frutta, verdure e proteine nobili.

 

3) Il latte materno di una donna celiaca, è pari al latte materno di una donna non celiaca? Assolutamente si!

 

4) Il bambino può nascere celiaco? È possibile fare dei test ad un neonato? Data la storia familiare (mamma celiaca; stessa cosa sarebbe se lo fosse il papà o un fratellino), la probabilità che il nascituro sia celiaco aumenta dall’1% (come nella popolazione mondiale) al 10%.

Trovo ragionevole procedere comunque allo screening bioumorale, anche in assenza di segni clinici evidenti, ma non prima che sia stato (e per svariati mesi!) introdotto il glutine nella dieta! In quella occasione sarebbe opportuno eseguire anche il test genetico per la Celiachia: se questo risultasse negativo per i geni DQ2/DQ8, si potrebbe considerare chiuso - allo stato attuale delle conoscenze - il discorso del rischio di sviluppare tale patologia.

 

Scopri anche l'articolo: La celiachia dei bambini

 

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