Ad esempio nel caso dell’appendicite, il dolore (crampo) si concentra nella zona destra dell’addome e potrebbe irradiarsi anche per tutta la coscia. Questa insofferenza è anche accompagnata, in molti casi, da febbre alta, vomito e nausea. Sono fitte abbastanza forti e la diagnosi può anche essere difficoltosa. È la conferma della sua presenza deve anche essere tempestiva visto che si può andare in peritonite, ossia quando l’appendicite si perfora ed il contenuto va ad infettare proprio il peritoneo mettendo a serio rischio la vita di mamma e bambino. Qui è necessario un intervento chirurgico di urgenza che consiste in un’incisione praticata sull’addome.
Molte donne sono spesso soggette a questo tipo di fastidio. Se le cisti sono benigne allora è bene ritardare l’intervento anche a dopo la 14esima o 16esima settimana di gestazione, in quanto la formazione anomala potrebbe anche essere una ghiandola endocrina che produce progesterone, utile per il prosieguo della gravidanza. Se invece la cisti è maligna e crescendo provoca anche dolori molto forti, è davvero necessario procedere con una laparatomia di esplorazione, ossia un’incisione nella parte anteriore dell’addome che serve a fare una diagnosi migliore, anche se dopo la 12esima settimana di gestazione è anche molto difficile diagnosticare qualsiasi tipo di tumore ovarico.
Colecisti
Quando una donna in gravidanza è soggetta ad affezioni che riguardano la colecisti, allora sarebbe opportuno rimandare questo tipo di intervento a dopo la gravidanza, oppure (se possibile) eliminare il problema con una terapia alternativa (anche farmacologica) che è sempre preferibile, soprattutto in questi casi, all’operazione chirurgica.
Ostruzione intestinale
Consiste nell’occlusione temporanea del materiale nel canale alimentare. Questo disturbo è davvero importante e se preso sottogamba può anche compromettere la gravidanza con la perdita del bambino.
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