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Gli esami in gravidanza: il test di Coombs

di mammenellarete - 19.05.2011 - Scrivici

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Il test di Coombs è un esame di laboratorio che individua l'esistenza di anticorpi attaccati alla superficie dei globuli rossi, che possono causarne la distruzione (emolisi). Durante la gravidanza, la presenza di questi anticorpi determina l'incompatibilità del sangue della mamma con quello del feto.

Il test di Coombs può essere fatto in maniera diretta o indiretta:

 


  • Il test di Coombs diretto si effettua lavando i globuli rossi del paziente mettendoli in relazione con un siero (detto siero di Coombs) che contiene anticorpi in grado di reagire con anticorpi umani di tipo IgG. I risultato positivo indica che nel sangue del paziente sono presenti anticorpi tipo IgG legati ai globuli rossi e che quindi possono essere responsabili dello loro lisi (detta emolisi).
  • Nel test di Coombs indiretto il siero del paziente viene messo a contatto con globuli rossi di tipo noto e quindi con il siero di Coombs. Un risultato positivo indica che nel sangue del paziente sono presenti anticorpi tipo IgG.

 

donne in gravidanza

 

detta eritoblastosi fetale

 

Questo scenario è possibile quando il neonato ha il sangue Rh positivo (ereditato dal padre) e la madre Rh negativo: in questo caso l'organismo della mamma crea degli anticorpi al sangue del figlio, i quali attraverso la placenta potrebbero distruggere i globuli rossi del bambino.

 

Attraverso il test di Coombs si riconosce l'incompatibilità in tempo e si possono monitorare e prevenire complicazioni. In generale questo tipo di analisi si fa nel primo trimestre e prima della sedicesima settimana di gravidanza.

 

Se i genitori sono entrambi Rh negativi non ci saranno problemi, e non sarà necessario ripetere il test, perché il figlio sarà anch'esso Rh negativo. Se la mamma è Rh positivo si farà durante il primo e il terzo trimestre. Nelle donne Rh negativo deve essere ripetuto ogni mese per poter monitorare la situazione e escludere complicazioni fetali.

 

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