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Feto nello spritz: campagna choc contro alcol in gravidanza

di mammenellarete - 26.05.2010 - Scrivici

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Vi abbiamo spesso parlato dei temibili effetti sul feto del consumo di alcol in gravidanza. Ora, nello scalpore generale, qualcuno ha pensato di visualizzare meglio il concetto immergendo il suddetto feto in un bicchiere di spritz. Il successo mediatico è stato immediato. Si chiama Mamma beve, bimbo beve, vanta un sito web e una collaborazione al vetriolo. Per scuotere le coscienze delle future mamme l’Azienda Ulss 9 di Treviso ha, infatti, assoldato la celeberrima agenzia di comunicazione del gruppo Benetton, Fabrica. La campagna rientra in un progetto più ampio, Kambio Marcia - In attesa cambia, realizzato dal Servizio di Alcologia del Dipartimento per le Dipendenze, in collaborazione con l’Università degli Studi di Trieste nell’ambito di un dottorato di ricerca.

canali sociosanitari

mezzi pubblici

ristoratori

commercianti

In Italia circa il 60% delle donne in gravidanza consuma alcolici. A livello scientifico non è ancora stata individuata una quantità di alcol sicura per la gravidanza, cioè priva di effetti negativi. Si stima che in Europa circa 1 bambino su 100 (fonte Eurocare, European Alcohol Policy Alliance) possa avere problemi legati al consumo di alcol da parte della madre, e raccomanda, secondo il principio di precauzione, l’astensione totale da parte delle donna.

L’insieme dei danni che l’alcol può causare è definito disturbo dello Spettro Fetale Alcolico (FASD) che descrive una serie di effetti negativi fisici, psichici e mentali, più o meno gravi. La forma più severa dello Spettro è la Sindrome Alcol Fetale (FAS), una patologia caratterizzata da malformazioni e ritardo di crescita del bambino, identificata come prima causa di disabilità cognitiva non genetica nel mondo occidentale.

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