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La mia bimba con la spina bifida: mamme, assumete l'acido folico!

di mammenellarete - 23.08.2019 - Scrivici

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Fonte: Shutterstock
La mia bambina aveva una tra le forme più aggressive di spina bifida!! Il cervello e il cervelletto si erano formati in una sacca esterna, era idrocefala e i suoi arti erano compromessi. Una malformazione talmente grave da essere incompatibile con la vita.

In questo articolo

Io e mio marito ci siamo sposati a luglio 2005 e abbiamo deciso di far crescere da subito la famiglia.

A settembre scoprimmo di spettare un bimbo. Eravamo colmi di gioia! Scoprimmo il sesso: una bimba! Tutto sembrava procedere per il meglio.

Ci recammo ad una ecografia di controllo e la nostra ginecologa ci fece notare come fossero ben formati cervello, cervelletto, colonna vertebrale e i vari arti.

Salimmo in macchina e mio marito era colmo di gioia, ma io avevo visto sul monitor che la bimba non si muoveva come nelle altre ecografie. Lui mi tranquillizzò e mi rimproverò dicendo di non essere ansiosa!

La sera dello stesso giorno, iniziai a non sentirmi bene, corremmo in clinica e mi dissero che molto probabilmente avevo preso un virus intestinale e mi ricoverarono. Il giorno dopo feci un'ecografia di controllo e la dottoressa che tra l'altro mi conosce benissimo perché mia nonna è stata infermiera proprio in quella clinica, rimase in silenzio e mi disse che c'erano dei problemi: la bambina aveva una tra le forme più aggressive di spina bifida!! Il cervello e il cervelletto si erano formati in una sacca esterna (cosa aveva visto la mia ginecologa solo 2 giorni prima?), era idrocefala e i suoi arti erano compromessi.

Decisero di farla nascere (dovevo entrare al settimo mese).

Prima però mi fissarono un appuntamento in una clinica. Lì ci informarono che la malformazione era talmente grave che era incompatibile con la vita. Arrivò il giorno del parto e la mia guerriera nacque e riuscì a sopravvivere solo alcuni minuti.

La nostra storia

La nostra vita si fermò in quel momento: non riuscivo a farmene una ragione. Il dottore ci informò che l'ultimo caso così grave risaliva agli anni 70.

Iniziai una serie di controlli che prima di avere la bambina non sapevo neanche che esistessero.

Avevo l'acido folico praticamente quasi a zero! Iniziai una terapia massiccia di acido folico e dopo qualche anno decidemmo di riprovare ad avere un bimbo. Ma senza successo!!

Ci recammo ad un centro dell'infertilità della coppia perché nel frattempo scoprimmo che mio marito aveva un oligospermia. Lì ci comunicarono che avremmo dovuto fare un ICSI e iniziammo, vista la precedente "esperienza", una serie di screening.

Risultai portatrice sana di favismo, di fibrosi cistica e di microcitemia!!! La nostra fortuna fu che mio marito era sanissimo.

Ci diedero l'okay per incominciare tutto l'iter per l'ICSI e, dopo una serie di cure e prelievi dolorosi, arrivò il giorno dell'impianto degli embrioni.

Il risultato fu positivo. Nel 2009 nacquero le nostre gemelline che oggi hanno 10 anni!

Sono il mio miracolo, la mia vita e il mio ossigeno, hanno riempito il vuoto e fatto dimenticare, almeno in parte, tutto quello che abbiamo passato.

Un consiglio a tutte le coppie che decidono di avere un figlio: FATE PRIMA TUTTE GLI ACCERTAMENTI E INCOMINCIATE A PRENDERE ACIDO FOLICO ALMENO QUALCHE MESE PRIMA!!

mamma Pamela

(Storia arrivata come messaggio privato sulla nostra pagina Facebook)

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L'importanza dell'acido folico in gravidanza

L'acido folico è una vitamina, la B9, che non possono essere accumulate nell'organismo ma vanno assunte regolarmente. E' molto importante che sia presente in quantità ottimale nel nostro organismo per garantire l'ossigenazione e il normale sviluppo dei tessuti, soprattutto quando sono in crescita.La carenza di acido folico nelle prime fasi della gravidanza aumenta il rischio di malformazioni, in particolare la spina bifida o l'anancefalia. La supplementazione in fase preconcezionale riduce di più della metà il rischio.

Aggiornato il 20.08.2020

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