E dopo 3 aborti arriverà una sorellina
Nel 2018 nasce la nostra bimba, grazie alla PMA, la procreazione medicalmente assistita, al primo tentativo e con una gravidanza meravigliosa.
Nel 2020 decidiamo si riprovarci, facciamo la visita e poi il Covid ferma tutto per alcuni mesi, così a giugno si riprende e ai fa il transfer. A luglio scopro di essere incinta e al venerdì vado a prendere la bimba al nido e torno a casa e vado in bagno a cambiarmi, quando scopro di avere una metrorragia importante in corso e capisco subito che è successo qualcosa (sono più o meno a 5 settimane. Ricovero e mi ripulisco da sola e il giorno successivo torno a casa, triste e sconsolata.
Non mi abbatto, faccio passare i cicli necessari e si riprova a novembre. Di nuovo incinta, tutto va bene ma a 5/6 settimane di nuovo perdite, meno abbondanti, che rientrano nel giro di qualche giorno e con il riposo. A 12 settimane, nel pieno della seconda ondata covid, vado a fare la villocentesi, ma il ginecologo si accorge che qualcosa non va come dovrebbe e non si può svolgere l'esame.
Mi fa ecografia approfondita e si accorge che il feto è gravemente malformato e non è compatibile con la vita. E così, siccome sono sola, devo decidere cosa fare e chiamo al telefono il mio compagno, che deve attendere fuori e scegliamo interruzione volontaria (sono entro i 3 mesi). Così due giorni dopo torno a fare il raschiamento e facciamo analizzare il materiale abortivo (non ci sono malformazioni cromosomiche).
Torno a casa distrutta, mi salvo solo perché ho una bimba di 3 anni da accudire e crescere, chiedo aiuto ad una psicologa, mi iscrivo alla seconda laurea in psicologia e così piano piano mi riprendo il mio tempo e i miei hobbies e il lavoro.
Cerchiamo di nuovo una gravidanza
A settembre 2021 ci riproviamo e rimango nuovamente incinta, ma al controllo ecografico a 9 settimane il feto è senza battito e indietro di 2 settimane.
E dopo il weekend al lunedì, raggiungo la mia ginecologa in ospedale e facciamo raschiamento e mandiamo il campione a Torino per il citogenetico e esce "trisomia 22"... una maledizione...
Sono talmente demoralizzata che faccio passare un anno di pausa dove mi rimetto in forma (dieta e sport), mi riapproprio della mia vita e dei miei spazi e parlo con una genetista, per capire se ha senso tentare ancora... e così essendo fenomeni casuali, nulla impedisce di riprovare.
Ci diamo un tentativo e a gennaio facciamo il transfer e a febbraio scopro di essere incinta, a 42 anni e a ottobre avremo una bimba che è sana. Quindi vi dico di non demordere.
Di mamma Margherita
