Eravamo sposati da qualche mese, l'ufficio in cui lavoravo da anni stava per chiudere a causa della crisi e il nostro desiderio era quello di cercare un bimbo.
Così, appena l'ufficio ha chiuso, abbiamo cercato la gravidanza ed è arrivata subito...
I primi mesi tutto sembrava andare bene, fatta eccezione per le nausee ed il vomito. Finite quelle da pochi giorni, vado a fare la morfologica.
Il medico inizia a dirmi che ci sono bacinetti renali dilatati, cisti dei plessi corioidei, testa grande e che, alla meglio, sarebbe stato down... alla peggio poteva avere una grave malattia che lo avrebbe portato a morire nel grembo materno o pochi giorni dopo. Il tutto mi è stato detto con una freddezza estrema. Non dimenticherò mai il modo in cui quel medico guardava mio figlio sullo schermo. Quasi schifato. Io ero con la mia mamma e osservavo il mio bambino che saltava... ed era meraviglioso! Lo guardavo e sembrava che io e lui dialogassimo... mentre il medico mi diceva che potevo informarmi per abortire o comunque di farmi seguire con frequenti ecografie di secondo livello, io guardavo il mio tesoro che sembrava saltare sempre più, come a dirmi: "Non ascoltarli mamma, io sto benissimo". Vedevo mia madre accanto a me, pietrificata. Fingeva di essere tranquilla per me, ma non le riesce. Non con me. Siamo troppo uguali per mentirci. Usciamo da quell'ospedale e mi siedo. Stavo per svenire. Ricordo di aver percorso la strada fino a casa a caso, senza guardare dove andavo esattamente. Così ha avuto inizio il mio piccolo grande calvario.
Ogni 15/20 giorni dovevo fare ecografie di secondo livello in ospedale. Ogni volta trovavo medici diversi e tutti dicevano la loro, un po' tutti mi dicevano di pensarci se abortire o no. Ogni volta era un pugno al cuore. Eppure la mia ecografia privata diceva che molti fattori che questi medici consideravano così gravi, si riassorbono all'ottavo mese.
Eppure lei diceva che a parere suo andava tutto bene ed il bimbo cresceva benissimo! Era un gigante. Ecocardio perfetta. Insomma mi scontravo con tutte queste voci. Piangevo tanto da sola nella mia stanza. Solo io, Dio ed il mio bambino sappiamo quante lacrime ho versato.
La gente mi diceva: "Non piangere, sii forte perché il bambino sente tutto". Già. Sii forte. Vorrei vedere una mamma che ogni 20 giorni si sente suggerire un aborto per ipotesi negative circa la salute del proprio bimbo.
Un giorno incontro la peggiore dottoressa che io abbia incontrato. Ha esordito dicendo: "Guardiamo questa zucca" (intendeva la testa del mio bimbo ).
Poi ha sfoggiato tutta la sua ignoranza, dicendo che a mio figlio mancava il setto pellucido e mandandomi d'urgenza a fare una risonanza magnetica da lei prenotata in un centro specializzato, dopo alcuni giorni.
Scrivo alla mia ecografa, la quale mi riceve nel suo studio alle 21 della sera stessa. Non crede alle mie parole. Mi dice al telefono: "E' impossibile che io non abbia visto una cosa così". Arrivo da lei e mi stampa il setto pellucido di mio figlio. Era disarmante! Con quanta superficialità ed ignoranza certi medici sparino sentenze! Disarmante. Quanto ho pianto tornando a casa. Ho fatto la risonanza perché volevo togliermi ogni dubbio. Mentre ero chiusa in quel tubo buio, il mio tesoro calciava così forte... non riuscivo a respirare. In quello stesso ospedale molti anni prima avevano passato mesi da incubo i miei genitori col mio fratellino più piccolo. Sapevo che quando uscivo sapevo la verità.
Esco, c'era mia madre con me. Mio marito non sempre poteva esserci. Mi danno i risultati subito. Il setto c'è e il bimbo sembra stare benissimo. Arriva il termine. Non nasce mai. Induzione... fatico a dilatarmi. Giro per quei corridoi e guardo il presepe, gli addobbi.
Mi chiedo se sarà per me un Natale felice. Dopo molte ore optano per un cesareo d'urgenza. Il bimbo è molto grande e non passa. Non scende di un millimetro da ore.
18 Dicembre, 01.56
Nasce il mio Amore. 4520 kg di salute. Una gioia infinita. Fuori nevica.
Passerò il mio meraviglioso Natale col mio piccolo Gesù bambino tra le braccia. Dopo 40 giorni: depressione post parto La psichiatra: "Con ciò che le hanno fatto vivere, cosa si aspettava?".
Supero tutto abbastanza in fretta e dopo un anno cerco un altro bimbo.
Oggi ho due bimbi e vivi ogni attimo ringraziando Dio. Ho sempre avuto una suora amorevole a sostenermi nei momenti duri. Ho pregato tanto e mai, mai, avrei scelto di porre fine alla vita di mio figlio. Se avesso dovuto morire sarebbe morto secondo natura, non per un terribile aborto voluto dalla sua mamma. Mamme? Abbiate fiducia. Spesso, troppo spesso, prevedono malattie che non ci saranno o non prevedono patologie che si vedono solo alla nascita. Io avrei ucciso un bimbo SANO. Con amore, un abbraccio a tutte. Viva la vita.
una mamma
(la mamma di questa storia ha scelto di restare anonima)
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Aggiornato il 16.07.2019