Citomegalovirus in gravidanza: la mia storia
Sono Michela, ho 37 anni e ho una bambina di nome Asia Maria, che a maggio compirà 8 anni.
Asia è stata desiderata e cercata tantissimo, ma quel test di gravidanza positivo tardava ad arrivare. I mesi passavano e dopo un primo aborto spontaneo, io e mio marito decidemmo di rivolgerci ad un ginecologo per capire se ci fosse qualcosa che non andava in me, in mio marito o in noi come coppia.
Il mio ginecologo mi fece fare tantissime analisi prenatali, esami del sangue, isteroscopia, pervietà delle tube... Sembrava tutto perfettamente funzionante, tanto che dopo quasi due anni rimasi incinta naturalmente di Asia. Decisi di cambiare ginecologo per averne uno più comodo, ma soprattutto dal quale potessi andare con la ricetta, e non privatamente.
Non ho mai fatto gli esami per il citomegalovirus
La gravidanza sembrava procedere bene fino al 5 mese quando mi venne un raffreddore... Era Natale e mi ricordo che eravamo tutti a pranzo dai miei genitori. Mia cognata che era incinta come me nello stesso momento mi fece vedere le sue analisi appena fatte e mi accorsi proprio in quel mömento che nel foglio c'era scritto citomegalovirus. Confrontando con le mie analisi mi resi subito conto che io avevo sempre fatto gli esami per la toxoplasmosi ma mai per questo citomegalovirus. Andai qualche giorno dopo privatamente in un laboratorio a farle. I valori erano alle stelle. In due giorni fui catapultata in una realtà assurda e terribile. Visite analisi e amniocentesi per capire se il virus avesse passato la barriera della placenta e fosse entrato a contatto con la piccola.
Nel frattempo aspettando con ansia gli esiti contattai il primo ginecologo privato che mi fece fare quelle mille analisi pregravidanza e insieme scoprimmo che io avevo già avuto il citomegalovirus prima della gravidanza e che la reinfezione era meno aggressiva, quindi avevo grandi possibilità che alla bimba non sarebbe successo niente.
Amniocentesi con esito negativo
L'esito dell'amniocentesi fu negativo e alla nascita le fecero tutti i controlli dedicati, ma Asia per fortuna nacque sanissima e bellissima. Per fortuna quel ginecologo mi fece fare quei mille esami prima di rimanere incinta e per fortuna il virus non passò la placenta.
Il secondo ginecologo non aveva mai ritenuto opportuno fare il prelievo in gravidanza per questo esame. Ma il citomegalovirus va tenuto sotto controllo, ancora meglio se prima di concepire con le igg e le igm che rivelano la memoria del virus già entrato in contatto con noi, ma soprattutto nei primi mesi di gravidanza proprio come la toxoplasmosi.
Sono virus che possono provocare gravi malformazioni al feto (cecità, sordità e malformazioni agli organi interni).
Di mamma Michela
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