Per quanto riguarda il caffè, per esempio, molte opinioni sono discordanti: alcuni ne proibiscono il consumo, altri raccomandano moderatezza.
In ogni caso l'abuso di caffeina è da evitare. Eliminarla sarebbe meglio, ma se proprio non se ne può fare a meno, la raccomandazione è di berne non più di due tazzine al giorno, tenendo presente che essa è contenuta anche in tè, cioccolato e bevande gassate, seppure in misura minore.
La caffeina, la sostanza attiva del caffè, se consumata con moderazione, pur non provocando malformazioni nel feto, non dovrebbe influire sull'andamento della gestazione, né sull'allattamento.
Addirittura c'è chi consiglia di evitare il caffè decaffeinato perché contiene residui di solventi pari alla tossicità della benzina, che vengono usati per estrarre la caffeina.
Ovviamente una dieta equilibrata adatta alla gravidanza prevede una riduzione drastica del caffè a una o due tazzine giornaliere al massimo, l'eliminazione totale di alcool e sigarette, l'attenzione a uova e carni crude, ai frutti di mare e al pesce.
Il binomio caffeina e problemi in gravidanza è da considerarsi quindi reale nel momento in cui l'uso diventa abuso, cattiva abitudine, vizio. Bisognerebbe vivere i nove mesi della gravidanza portando per la creatura che ci cresce in grembo un rispetto costante, considerando che già viviamo in città inquinate, che in molti ortaggi sono presenti pesticidi, che la carne degli allevamenti industriali è ricca di antibiotici. Così come nel pesce troviamo il mercurio, nell'acqua imbottigliata in plastica c'è la diossina, nei dolciumi i coloranti, nel dado il glutammato, e chi più ne ha più ne metta.
Un appunto: se proprio non potete evitarlo, scegliete il caffè equo e solidale!
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