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Papà: l'emozione di sentire il battito del suo cuore

di mammenellarete - 23.01.2008 - Scrivici

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Fabrizio, è il nostro papà di oggi. Lui e il piccolo Jamal condividono tanto insieme, giocano, si scambiano affetto. Lui, lo accudisce, lo educa. E la mamma? Barbara, mamma del piccolo Jamal è una supermamma, investita di tutti i suoi poteri:-). Lavora, lavora, lavora…Riesce anche ad essere presente come mamma (ve l’avevo detto che era super!)

Il mio viaggio dentro al mondo papà prosegue proprio con la storia di Mammo Fabrizio. Lui, avvezzo al mondo tecnologico, sta preparando filmati per il programma tv, si connette con la redazione attraverso skype, rimane sempre in contatto con noi…
Gli ho chiesto di rispondere ad alcune domande sulla paternità. Mi ha mandato delle risposte scritte.
Ho deciso di non tagliare nulla ma pubblicare tutto così com’è. In due parti.

Che sentimenti hai provato quando hai scoperto che saresti diventato papà? Che emozioni, paure sentimenti si scatenano in un uomo?

Diciamo che se la cosa é desiderata non ha quell'effetto sorpresa, che tanti vivono anche con paura, o meglio con quella faccia stupita che la maggior parte delle persone fanno quando gli si dice che si diventerà e papà... e si, alla maggior parte delle persone viene di fare un commento diciamo negativo,poco felice o comunque come se la moglie avesse fatto un incidente e distrutto la macchina nuova.." Ah, si!.. e adesso come farete???".

Alla fine capisci che devi preparare le persone e forse la prima persona da preparare sei proprio te stesso... Penso che ad un certo punto della vita passi dalla passione per i tuoi hobbies alla ricerca di una passione più forte, della tua lei; cerchi proprio la persona giusta per dare quello che tu hai già avuto..la vita.

Dal momento in cui decidi, non fai altro che sperare nella volta buona, e a volte é proprio questa fretta che ti fa allungare l'attesa. Poi non ci pensi proprio più, o meglio non diventa più...Ed ecco che ad un certo punto, una mattina mentre stai lavorando tra un progetto e un caffè che ti arriva la chiamata della tua Lei, e la senti in lacrime, che non riesce a parlare, e tu cominci a navigare con i pensieri nel mare di cose che possono essere successe.

..lei ti dice "Corri vieni a casa..."..e tu corri, lasci tutto e non vedi l'ora di abbracciarla.. La trovi lì sul letto, sdraiata, impaurita e tu non sai ancora per che cosa, poi con un filo di voce. te lo dice..."Guarda.." e ti fa vedere un oggetto strano, tipo termometro e a quel punto capisci, o meglio vedi e fai la domanda retorica: "E' positivo?" lei ti fa un cenno e tu a quel punto tu non sai se piangere o ridere. Le paure che la nostra società ti inculca per questo evento spariscono in un attimo e ti viene solo di stringere la tua Lei.

In un attimo, tutto svanisce e Lei diventa il tuo punto di riferimento, la cosa più cara, la cosa da proteggere e custodire per i prossimi 9 mesi...
Paura? Sinceramente l'unica paura é quella che ti viene pensando allo stravolgimento che subirà lei e al suo dolore per la gravidanza e per il parto,
per il resto penso che tutte le paure che ti fanno sentire nel'avere un figlio siano quelle che hanno fatto della nostra società, una società di vecchi e quindi che non guarda al futuro.
Le paure ti vengono durante i primi tre mesi, quando vedi Lei con le nausee e le contrazioni che ti fanno capire che forse la Natura ha trovato qualcosa che non va e che forse questa gravidanza non andrà avanti. E' quello che é successo una notte, con un grido dal bagno ti crolla il mondo addosso e capisci che non é andato, che questo lo hai perso... L'indomani vieni a sapere che é quasi "normale" e quasi tutti ci sono passati...cerchi in tutti i modi di toglierti dalla mente delle immagini che invece ti rimarranno sempre impresse ma che, ad un certo punto, ti danno la forza di andare avanti...

Riesci a capire che dopo tutto si può ri-fare, ed é la cosa più importante, ci sono persone che per anni cercano di avere figli senza riuscirci.

. Per un pò cerchi anche di capire perché sia capitato proprio a te, ed é proprio quando pensi che succederà forse tra qualche anno che arriva dopo 5 mesi la stessa telefonata, sempre davanti al solito caffé...e lei che ti aspetta a casa e che questa volta ti apre la porta, ti salta al collo e rimani stretto stretto per circa 10 minuti...le lacrime non si fermano. A questo punto lo vivi in modo completamente diverso, sai che non puoi decidere niente, e che l'unica a decidere sarà la Natura, sai di dover aspettare almeno 3 mesi per essere più sicuro e in questi 3 mesi, fai anche meno attenzione a tutto, diventi forse fatalista. Penso sia l'unico modo per andare avanti con serenità.

Infine arrivi ai tre mesi, lo vedi concretamente alla prima ecografia, vedi che si é attaccato alla parete in modo perfetto, lo immagini come un free climber attaccato all'ultimo split, con l'ultimo moschettone attaccato, e adesso può solo riscendere in sicurezza.

A questo punto cominci a crederci, diciamo che lo hai visto e sopratutto lo hai sentito...senti il suo cuore...si é vivo, é un altro essere umano dentro il ventre
di Lei...diventerò Papà!!

Siamo qui per questo, per fare altri essere umani l'unico modo per cambiare questo mondo....

Cliccate sull'icona per sentire il cuoricino di Jamal!

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