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La mia storia normale di una famiglia normale

di mammenellarete - 30.11.2017 - Scrivici

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Fonte: shutterstock
Sono una mamma a tempo pieno e con tre bimbi piccoli. Noi non siamo una famiglia ricca, mio marito lavora tantissimo, sta fuori tutto il giorno e spesso la sera arriva tardi. Non abbiamo una casa di proprietà, paghiamo l'affitto, non possiamo concederci tanti extra, non mangiamo fuori da un sacco di tempo e le vacanze estive sono all'insegna del risparmio, ma non ci manca nulla. Stiamo crescendo i nostri figli con dei valori importanti, con la consapevolezza di quello che conta davvero nella vita. 

Sono una mamma di 32 anni e vorrei condividere con voi la mia storia.

Ero poco più che ventenne quando conobbi il mio attuale marito, mi colpii subito, era estroverso, divertente e per me, bellissimo, e non so ancora oggi per quale motivo notò me, timida e impacciata.

Iniziammo a frequentarci e quasi subito io capii che lui era l'uomo che volevo al mio fianco per il resto della vita, lui ci mise un po di più.

Nonostante mi volesse un gran bene era molto titubante per via della differenza d'età: lui ha 15anni più di me, ma a me non importava e così dopo sette anni di fidanzamento, il 18 giugno 2011 ci siamo sposati. La nostra luna di miele è stata breve, diciamo così, perché dopo pochi mesi, era ottobre, scoprimmo che eravamo in attesa. Non era cercato, ma dopo il primo momento di paura e stupore, fummo immensamente felici, era un dono prezioso. In quel periodo io lavoravo come oss in una casa di riposo, ma avevo un contratto a termine, e ovviamente quando ho comunicato la mia situazione, stranamente non mi hanno rinnovato il contratto. Comunque la mia gravidanza proseguì benissimo e il 10 luglio 2012 nasce il nostro bimbone che pesava 4.380kg.

Da lì il tempo sembrava volare. Nel 2013 con grande sorpresa, eccomi di nuovo in attesa: eravamo euforici, sognavamo una bimba, purtroppo non lo scoprimmo mai. Alla dodicesima settimana, durante un controllo, il dottore mi disse che al mio bimbo non batteva più il cuoricino. Mi sentii morire, pensavo che mai potesse capitarmi una cosa così brutta, stavo malissimo, piangevo tutto il giorno e mi sembrava che mio marito non capisse il mio dolore, anzi ero arrivata a pensare che fosse sollevato. Ovviamente mi sbagliavo, lui soffriva come me, ma cercava di essere forte per tutti e due e questo mi ha aiutato molto, anche se ancora oggi penso continuamente al mio angioletto.

Comunque insieme a mio marito abbiamo deciso che ci avremmo riprovato, non volevamo lasciare il nostro primogenito da solo.

Così, il 15 marzo del 2015, arrivò il fratellino. Due figli era ciò che avevamo stabilito, ma forse il nostro destino era un altro, infatti ecco, terza gravidanza, terzo maschietto nato il 27 aprile 2017.

Ora io sono mamma a tempo pieno, con tre figli piccoli la soluzione migliore per noi era che io per il momento stessi a casa. Noi non siamo una famiglia ricca, mio marito lavora tantissimo, sta fuori tutto il giorno e spesso la sera arriva tardi.

Non abbiamo una casa di proprietà, paghiamo l'affitto, non possiamo concederci tanti extra, non mangiamo fuori da un sacco di tempo e le vacanze estive sono all'insegna del risparmio, ma non ci manca nulla. Stiamo crescendo i nostri figli con dei valori importanti, con la consapevolezza di quello che conta davvero nella vita.

La mia è una storia normale di una famiglia normale. Crediamo in Dio e siamo sicuri che le prove che abbiamo affrontato abbiano un motivo. C'è un perché per ogni cosa. Sono tempi duri e avere tanti figli oggi sembra una cosa da irresponsabili, ma noi, come molte altre famiglie numerose, c'è la caviamo e ogni giorno ringrazio il Signore per i tre doni preziosi che ha voluto donarci.

di mamma Daniela

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