Era il mese di aprile del 2017 quando il mio piccolo Lorenzo venne al mondo. Appena dopo la nascita, sentii subito che qualcosa non andava, ma i dottori mi tranquillizzarono dicendo che il bimbo stava benissimo. Invece, il giorno dopo lo ricoverarono per ipoglicemia e ipocalcemia.
Dopo una settimana di ricovero tornammo a casa e il primo maggio mi accorsi che mio figlio aveva dei strani tremori mentre dormiva. Lo portammo allora in ospedale, dove lo ricoverarono.
Dopo una serie di accertamenti ci diedero una diagnosi: CRANIOSTENOSI e precisamente SCAFOCEFALIA. Eravamo spaventatissimi, perché era necessario che Lorenzo affrontasse un intervento molto delicato alla testolina. Ma ci facemmo coraggio. Qualche giorno prima dell’operazione lo battezzammo.
Giunse il giorno dell’intervento e io ero terrorizzata: lasciarlo da solo in quella fredda sala operatoria e non poter stargli vicino mi uccideva dentro. Dopo 4 ore di intervento ci dissero che era andato tutto bene.
Portarono il piccolo in terapia intensiva. Era tutto gonfio, livido... stentavo a riconoscerlo. Ero triste, chiedevo al Signore di darmi la forza per affrontare un momento così brutto. Per fortuna il bimbo dopo quattro giorni cominciò a stare meglio e piano piano ad aprire gli occhietti.
I giorni a seguire furono molto difficili, ma lui ebbe una forza incredibile, una forza unica che, ad oggi, non lo abbandona mai. È un bellissimo bambino solare e sempre sorridente. Ringrazio Dio perché abbiamo superato una prova tanto grande per noi, senza di lui non ce l’avrei fatta. Grazie al mio piccolo perché mi riempie la vita e mi ha reso una mamma migliore.
di Maria Luna
(storia arrivata sulla pagina Facebook di Nostrofiglio.it)
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Aggiornato il 17.07.2019