Vi vorrei raccontare la mia esperienza post vaccino trivalente MPR [morbillo, parotite, rosolia, ndr], non per spaventare, ma per aiutare altre famiglie future.
Il 27 febbraio 2017 vado a vaccinare mio figlio di 13 mesi per trivalente MPR (morbillo-parotite-rosolia).
Le dottoresse ci spiegano tutti gli effetti collaterali possibili (febbre, gonfiore, dolore ecc...). Tutte cose che ci erano già state dette per i precedenti vaccini. Però ci hanno parlato in modo un po' superficiale dell'effetto più raro e grave che non pensavamo potesse mai capitarci.
Dopo due settimane circa dal vaccino inizio a notare dei puntini sui piedini del mio bimbo, ma non semplici puntini come morbillo o altro. Erano macchioline piccole come punti di spillo color porpora. Inizialmente ci ho dato poco peso perché credevo fosse qualche tipo di orticaria o dermatite. Ma nei giorni seguenti sono leggermente aumentati. Inoltre ho notato anche che appena il mio bimbo sbatteva da qualche parte subito usciva un livido. Per il resto però lui stava benissimo! Era il solito bimbo allegro e biricchino!
Però mi sono insospettita molto e (nonostante i parenti pensassero che esagerassi) l'ho portato dalla pediatra.
Lei ha notato subito i puntini e ci ha mandati d'urgenza al Pronto Soccorso per emocromo completo. Arrivati in Pronto Soccorso inizia il nostro doloroso calvario fatto di ansia, sofferenza e preoccupazione...
Dopo un tempo infinito e doloroso per fargli il prelievo, aspettiamo i risultati che già ci avevano accennato appena l'avevano visitato. Diagnosi: PIASTRINOPENIA dovuta al vaccino. Un effetto collaterale raro (1 caso su 30.000 che ci era stato detto anche nel momento dell'iniezione) e abbastanza grave in quanto comporta un calo enorme delle piastrine (che servono a coagulare il sangue). Per questo gli uscivano i lividi e le macchioline: perché erano piccole emorragie dovute ai capillari che si rompevano causa urti ecc.
.. Anche solo un forte pianto (e in ospedale non mancavano a causa di prelievi e di visite) era in grado di far rompere i capillari sotto agli occhi.
Quindi subito mio figlio è stato ricoverato e ha ricevuto la terapia. Durante il ricovero non doveva assolutamente sbattere o subire urti in quanto avrebbe potuto rischiare un'emorragia cerebrale o altro finché le piastrine non fossero tornate stabili (e potete immaginare che cosa significhi tenere fermo un bimbo di 13 mesi alle prese con i suoi primi passi).
Tutto questo calvario è durato 1 settimana circa. Fortunatamente si è risolto tutto. Grazie alla terapia le piastrine sono tornate stabili e lo spavento è passato. Ad oggi non sconsiglio assolutamente il vaccino perché gli sarebbe potuto succedere anche solo se avesse preso il morbillo o la rosolia senza aver fatto il vaccino e sarebbe stato peggio. Purtroppo è successo. Non si sa perché a lui, non ci sanno dare una risposta. So solo che ora il mio bimbo sta bene e i medici mi hanno detto che se non me ne fossi accorta subito, sarebbe potuto succedere ben peggio. Quindi sono contenta di aver insistito per portarlo dalla pediatra!
Scusate il monologo, ma l'ho scritto per tutte le mamme, per farvi presente delle reazioni anche rare, ma che possono succedere. Non sottovalutate mai nulla.
di una mamma anonima
(contributo arrivato come messaggio privato sulla nostra pagina Facebook)
Commento di Alessandro Capolongo, pediatra di libera scelta in provincia di Ascoli Piceno e cofondatore della rete delle vaccinazioni della Federazione italiana medici pediatri.
"Il messaggio di questa mamma dice una cosa vera: in un caso ogni 30-35 mila vaccinazioni, il vaccino trivalente anti morbillo-parotite-rosolia può dare piastrinopenia. Come sottolinea la mamma, va detto però che anche queste malattie (come pure la varicella) possono dare carenza di piastrinopenia, e lo fanno molto più frequentemente di quanto lo facciano i vaccini (un caso ogni 3000 circa). Dunque, è corretto dire che la vaccinazione protegge in modo efficace non solo da queste malattie, ma anche dai possibili effetti collaterali come la piastrinopenia".
Il medico, inoltre, sottolinea che "in sede vaccinale è opportuno che gli operatori forniscano informazioni sulle possibili reazioni avverse comuni (come la febbre), ma anche su quelle poco comuni o anche rare (ma non rarissime, sarebbe impossibile!), come può essere la piastrinopenia".
In ogni caso, se nei giorni successivi la vaccinazione i genitori osservano una qualunque reazione anomala, è opportuno sentire il pediatra: magari non è nulla, o è qualcosa che non ha nulla a che fare con i vaccini, ma è giusto alzare la guardia.