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Scafocefalia. Dopo un'operazione delicatissima il mio piccolo è tornato a sorridere

di mammenellarete - 28.10.2018 - Scrivici

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Fonte: Ipa
Dopo la nascita del mio piccolo Lorenzo, mi accorsi che qualcosa non andava. Poco dopo i medici gli diagnosticarono la scafocefalia: il bimbo doveva essere assolutamente operato alla testolina. Giunse il giorno dell’intervento e io ero terrorizzata: lasciarlo da solo in quella fredda sala operatoria e non poter stargli vicino mi uccideva dentro. Dopo 4 ore di intervento ci dissero che era andato tutto bene. Per fortuna Lorenzo si riprese. E ora è un bimbo sorridente e allegro.  

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Era il mese di aprile del 2017 quando il mio piccolo Lorenzo venne al mondo. Appena dopo la nascita, sentii subito che qualcosa non andava, ma i dottori mi tranquillizzarono dicendo che il bimbo stava benissimo. Invece, il giorno dopo lo ricoverarono per ipoglicemia e ipocalcemia.

Dopo una settimana di ricovero tornammo a casa e il primo maggio mi accorsi che mio figlio aveva dei strani tremori mentre dormiva. Lo portammo allora in ospedale, dove lo ricoverarono.

Dopo una serie di accertamenti ci diedero una diagnosi: CRANIOSTENOSI e precisamente SCAFOCEFALIA. Eravamo spaventatissimi, perché era necessario che Lorenzo affrontasse un intervento molto delicato alla testolina. Ma ci facemmo coraggio. Qualche giorno prima dell’operazione lo battezzammo.

Giunse il giorno dell’intervento e io ero terrorizzata: lasciarlo da solo in quella fredda sala operatoria e non poter stargli vicino mi uccideva dentro. Dopo 4 ore di intervento ci dissero che era andato tutto bene.

Portarono il piccolo in terapia intensiva. Era tutto gonfio, livido... stentavo a riconoscerlo. Ero triste, chiedevo al Signore di darmi la forza per affrontare un momento così brutto. Per fortuna il bimbo dopo quattro giorni cominciò a stare meglio e piano piano ad aprire gli occhietti.

I giorni a seguire furono molto difficili, ma lui ebbe una forza incredibile, una forza unica che, ad oggi, non lo abbandona mai. È un bellissimo bambino solare e sempre sorridente. Ringrazio Dio perché abbiamo superato una prova tanto grande per noi, senza di lui non ce l’avrei fatta. Grazie al mio piccolo perché mi riempie la vita e mi ha reso una mamma migliore.

di Maria Luna

(storia arrivata sulla pagina Facebook di Nostrofiglio.it)

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Leggi anche: Craniostenosi, la storia del piccolo Nicolò

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Aggiornato il 17.07.2019

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