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Ad esempio è stato confermato che uno degli ultimi casi di poliomelite si è registrato nel 1982 e la sua totale eliminazione è stata, invece, confermata nel 2002: assenza assoluta in tutto il mondo.
Esistono alcune vaccinazioni obbligatorie, contro quelle malattie per cui non esiste una cura, oppure, quando c’è, può non essere efficace.
Cos’è un vaccino?
È costituito dal virus “dormiente” che viene introdotto nell’organismo solo per rinforzare le difese immunitarie; in effetti, nel vaccino, il virus ha perso le sue proprietà infettive, ma non quelle antigenetiche che servono alla stimolazione e alla produzione di anticorpi.
Con il nuovo piano nazionale vaccini 2008-2010 sono state confermate le quattro vaccinazioni che obbligatoriamente per legge vanno fatte alla nascita e sono quelle contro:
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Poliomelite
Fino al 1999 veniva somministrato un solo vaccino antipolio orale (OPV) che poi, a partire dall’anno in questione, è stato sostituito con due dosi di vaccino antipolio inattivo (IPV), seguite da due dosi di OPV. Dopo la conferma della completa eradicazione (totale scomparsa) della malattia, il vaccino, dal 2002, è stato sostituito da unica somministrazione di IPV.
Nel primo anno di vita le prime tre dosi rimangono invariate e negli anni successivi viene effettuato il richiamo:
• i bambini nati dal 1 gennaio 2004 in poi, effettueranno il richiamo tra il quinto e sesto anno di vita e non prima che almeno siano passati 12 mesi dalla terza dose somministrata. Questo richiamo viene effettuato in concomitanza con il vaccino antidifterico-tetanico-pertossico e della seconda dose di antimorbillo-rosolia-parotite;
• i bambini nati prima del 1 gennaio 2004 effettueranno il richiamo al secondo e terzo di vita
Il vaccino contro la difterite è costituito da anatossina difterica, tossina resa innocua in laboratorio, atta solamente a stimolare la produzione di anticorpi. Secondo i calendari vaccinali si effettua tramite tre dosi al terzo, quinto e dodicesimo mese con due richiami uno a intorno a cinque - sei anni e l’altro tra gli undici e quindici anni.
Sono raccomandati anche altri richiami a cadenza decennale. Ulteriori richiami sono raccomandati a cadenza decennale.
Tetano
Come nel caso della difterite, anche per il tetano viene somministrata tossina originaria (anatossina tetanica) resa innocua in laboratorio.
Il calendario vaccinale è uguale a quello della difterite, per i richiami viene somministrato il DTaP componente contro difterite e pertosse che serve per la dose di richiamo del sesto anno di vita e il Tdap (tetano, difterite a ridotto contenuto di anatossina e pertosse), per la dose di richiamo dei 14 anni.
Dal 1998 sono stati, invece, introdotti componenti combinati in cui l’anatossina tetanica è associata a componenti come l’antidifterico, antipertosse e antiepatite.
La vaccinazione contro il tetano dovrebbe garantire l’immunità al 100% e per una durata molto lunga (almeno 10 anni).
Epatite B
Nei bambini si somministrano tre dosi di vaccino al 3°, 5° e tra l'11° e il 12° mese di vita.
I neonati da madre infetta (HBsAg positiva) assumono quattro dosi: alla nascita (entro 12-24 ore), al 1°, 2° e 11-12° mese di vita; in concomitanza alla prima dose di vaccino si somministrano al neonato anche le immunoglobuline.
Se la madre è immune, HBsAg negativa, il calendario vaccinale rimane immutato con tre dosi da somministrare entro il primo anno di vita.
La vaccinazione obbligatoria degli adolescenti è terminata nel 2003, è l’anno in cui i dodicenni fanno parte di una classe di nati che risultano già vaccinati nel primo anno di vita.
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