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Incubatrice e bambini prematuri

di mammenellarete - 20.06.2011 - Scrivici

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Negli ultimi decenni la sopravvivenza dei neonati prematuri è aumentata grazie all'uso di sempre più tecnologiche incubatrici, ma come funzionano? La prima incubatrice fu messa a punto negli Stati Uniti, nel 1898, dall'ostetrico Dottor J.B DeLee, e a partire da quel momento sono stati fatti passi da giganti per la cura dei bambini prematuri.

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L’ incubatrice per neonati è un’apparecchiatura medica che serve ad ospitare per periodi più o meno lunghi i neonati prematuri o sottopeso, in modo da favorirne lo sviluppo fisico in condizioni molto simili a quelle dell'utero. Per favorire la crescita del neonato, l’incubatrice è dotata d sistemi in grado di assicurare il giusto grado di temperatura, umidità, ossigenazione e nutrimento. La temperatura è infatti uno dei fattori più importanti, considerando che i bambini prematuri non sono in grado di mantenerla costante a causa della scarsa quantità di tessuto adiposo.

L’incubatrice è costituita da un abitacolo di plexiglass o materiali simili, i quali consentono il mantenimento di una temperatura stabile e di un’atmosfera controllata e sterile, per riprodurre l'ambiente intrauterino.

L'incubatrice è collegata a diversi sistemi elettronici che garantiscono il monitoraggio continuo delle condizioni fisiche del bambino e l'umidità al suo interno deve essere all’80-90%, per mantenere il neonato ben idratato, mentre attraverso una serie di tubi si garantirà la giusta ossigenazione. Per quanto riguarda il nutrimento, nella maggior parte dei casi è somministrato direttamente in vena, soprattutto se l’apparato digerente del neonato non è ancora sviluppato.

Nel caso in cui il bambino abbia l’apparato digerente ben formato, ma non sia in grado di deglutire o di succhiare, si userà una sonda che dalla bocca raggiunge lo stomaco del bambino. Se nel primo caso l’alimentazione avviene principalmente sottoforma di sostanze nutritive semplici, nel secondo è possibile iniziare a somministrare al neonato già piccole quantità di latte materno.

Il periodo in cui il bambino sta in incubatrice per i genitori può essere molto traumatico, è importante, però, trovare la forza di reagire per affrontare la situazione, per assicurare al piccolo tutto il sostegno necessario.

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