Home Storie Il primo anno

Il mio piccolo ha lottato contro la pertosse e la polmonite. Ma per fortuna ce l'ha fatta!

di mammenellarete - 25.01.2018 - Scrivici

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Fonte: Ipa
Il 26 dicembre è nato il mio quinto figlio. Una grande gioia. Ma a dieci giorni dalla nascita sentii che non respirava bene, lo portammo al pronto soccorso e alla sera ci dimisero dicendo che era bronchite. Ma la notte dopo rantolava di nuovo, corremmo in ospedale dove scoprirono che aveva contratto sia la pertosse che la polmonite. 

Il mio piccolo campioncino ha superato tutto.

Il 26 Dicembre del 2017 ho dato alla luce il mio quinto bimbo, dopo tre femmine e un maschietto... la gioia che ho provato nel vedere quell’esserino di 3.190kg mi scalda ancora il cuore!
Dopo i tre giorni standard di ospedale siamo finalmente tornati a casa e abbiamo cominciato la nostra vita a sette.

Il nostro sogno però è stato interrotto nel pomeriggio del 5 Gennaio da dei rantolii che il piccolino faceva dal petto, respirava male lasciandosi andare giù. Siamo corsi subito al pronto soccorso e da lì nel reparto di neonatologia dove la pediatra di turno, dopo averlo visitato, ci ha trattenuti per tutto il pomeriggio per fare accertamenti con analisi del sangue e monitoraggio dei parametri.

Alla fine ci hanno dimesso alle 19.30, spiegandoci che queste forme di bronchite possono migliorare o peggiorare all’improvviso e che se avessimo notato qualcosa di strano di tornare subito!


La notte la passammo abbastanza bene dormendo con dei cuscini che lo tenevano leggermente rialzato, ogni tanto lo controllavo nel respiro per capire se tutto andasse bene. Il giorno dopo tutto bene, era la befana e pranzammo con dei parenti.

Quando andarono via ci mettemmo a letto e notai di nuovi quei rantoli e il suo petto che faceva faticare a respirare. All'una di notte corsa al pronto soccorso dove lo ricoverarono subito con monitoraggio attaccato e ossigeno al minimo per aiutarlo a respirare.

Dal giorno dopo cominciarono le varie visite e analisi!!!

Gli fecero tamponi, analisi del sangue, buchini sul piedino, eco addominali...

Insomma lo rigirarono come un calzino! Per scrupolo gli fecero il tampone della pertosse, e dopo tre giorni il risultato era positivo.

Quel giorno piansi ininterrottamente e tutti ci chiedevamo dove mai potesse averla presa a soli nove giorni di vita!

Cominciò l’antibiotico e il cortisone e gli aumentarono l’ossigeno perché respirava sempre peggio.

Aveva quella mascherina da orecchio a orecchio con i sondini nel naso che buttavano ossigeno caldo e mi faceva tanta tanta tenerezza.

Piano piano sembrava stare meglio, fin quando venerdì, il settimo giorno, la pediatra si azzardò ad abbassargli un po’ l’ossigeno per vedere se riusciva a respirare da solo, niente, la sera peggiorò e ricominciò ad avere il petto affaticato, io di nuovo in lacrime!


Tutto il sabato stette in osservazione senza nessun cambiamento, andò tutto bene e la domenica riprovarono ad abbassargli l’ossigeno, finalmente il mio piccolo campioncino cominciava a combattere e a reagire bene!

Sempre domenica durante la solita visita mattutina la pediatra mi disse che c’erano nuove novità, che da un altro tampone arrivato in ritardo era venuto fuori che il mio piccolino stava combattendo sia per la pertosse che per la polmonite a solo due settimane di vita. E ancora non mi capacito di come le abbia prese!
Finalmente arrivò lunedì. I pediatri decisero di levargli la mascherina dei flussi alti, i primi minuti sono stata come immobile a fissarlo per vedere se respirava, se si muoveva, ero spaventata potesse peggiorare da un momento all’altro, invece passarono le ore e il mio piccolino era lì che si faceva sentire con i suoi pianti per la fame, per lo stress e per tutto lo scombussolamento che aveva dovuto affrontare in quei 10 giorni. Calò pure di peso e il sederino era talmente rosso che si vedeva il sangue a fior di pelle!

La notte la passai fissandolo, non dormii quasi niente...
Arrivo così martedì mattina e la visita della pediatra, lo controllò, poi guardò me e mi disse: signora, a casa come stanno gli altri bimbi?

Capii allora che ci avrebbero dimessi: quel giorno si tornava a casa!!!

Ero al settimo cielo, il mio campioncino era stato fortissimo e aveva cacciato via quelle brutte bestie!
Oggi a distanza di una settimana lo hanno già ricontrollato due volte e sta bene, deve solo riprendere di peso ma ci stiamo abbondantemente lavorando!
In casa siamo tutti con la mascherina per evitare di trasmettergli qualcosa e non potrà uscire di casa ancora per un bel pezzo, ma sta bene e questo è l’importante.
Adesso possiamo cominciare a vivere a pieno questo 2018, cominciato a dir poco male ma che ci ha già regalato la nostra prima vittoria.

Storia di mamma Nicla.

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