di Viviana
Bastava il didò - il difficile rapporto con la nanna.
Piccola, dolce, innocente: chi avrebbe mai immaginato che quel fagottino rosa di tenerezza ci avrebbe fatti impazzire la notte per anni?
Lei nasce, all’ospedale dorme, arriva a casa e la prima sera col marito ti metti a guardare un film con lei lì che dorme nella culletta, un vero angelo!
La guardi ronfare serena e dici al marito: ”Se è così va benissimo”, e ti gusti il tuo film fino alle 23:30.
Mai dirlo…. MAI!!!!!!!!!!
La prima notte vai a letto alle 23:40 e alle 24 la piccola si sveglia: poppata, poi si risveglia dopo 2 ore e mezza, cambio e poppata e così via tutta la notte, ogni due ore e mezza/tre sveglia. La mattina è un po’ pesantuccio il risveglio e affrontare la giornata.
Comunque procede tutto bene, perché lei pur vomitando a spruzzo dorme nella sua culletta.
Poi il primo vaccino, ricordo ancora la data: 23 novembre 2009.
La sera stessa la bambina ringhiava era nervosissima e non ha dormito tutta la notte, appena la appoggiavo in culla si svegliava urlando come se l’avessi messa nel fuoco. Il giorno dopo ho chiamato il pediatra: ”Signora, è normale che il vaccino porti del nervosismo residuo, nel giro di due o tre giorni tornerà tutto come prima”.
Secondo me si è sbagliato, invece di dire giorni voleva dire anni, perché è così che è andata!
La bimba non ha mai più ripreso a dormire la notte nella sua culla.
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abbiamo ceduto e l’abbiamo messa a dormire con noi

Inoltre, vomitando molto, si è abituata ad addormentarsi in braccio a me perché il pediatra mi diceva di tenerla in braccio mezz’ora dopo la poppata, ma lei in mezz’ora si addormentava, così tutti i vizi brutti li ha presi.
A prenderli ha fatto molto presto!
In compenso per toglierli….
Ho letto libri su libri, due in particolare e li lancerei fuori dalla finestra!
“Routine, il bambino ha bisogno di routine”, questo sventolavano questi libri.
Mia figlia ce l’aveva la routine, la sua! E se l’era creata lei, ci aveva rigirati come dei calzini e neanche ce n’eravamo accorti stando ai libri.
Pappa, cambio, in braccio e nanna nel lettone.
“Dolcezza, ci vuole dolcezza ma in modo fermo, dare qualche piccola pacca sulla schiena del bimbo per fargli capire che non è solo, si abituerà a dormire da solo perché sa che voi ci siete”.
E via di piccole pacche sulla schiena. Urla e urla sempre più atroci, braccine tese, singhiozzi e lacrimoni, ore e ore svegli, poi cedi e la riporti nel lettone e si dorme tutti stremati.
Poi leggi l’altro: non toccate mai il bambino, mettetelo nel letto, date la buonanotte ai giochi, alle tende, all’armadio, ai peluches, al letto, alle finestre, al lampadario, all’orologio, alle mensole, alla giostrina, alla mamma, al papà, ai quadri, alla cucina, al bagno, al divano, ma sì andiamo anche a suonare ai vicini già che ci siamo!!!! Perché dormiranno tutti tranne voi.
“Dite al bambino che voi ci siete ma che deve dormire nella sua camera” con: e ripartiamo col malefico elenco (mettete poche cose nella cameretta se volete adottare questo metodo, così l’elenco è più corto): i giochi, le tende, l’armadio, i peluches…..e andate via. ”Il bambino piangerà, voi aspettate un minuto e poi tornate, ripetete lo stesso elenco e andate di nuovo via, piangerà, aspettate tre minuti e tornate, non toccate mai il bambino. I minuti aumenteranno la prima sera non ricordo se fino a 5 o sette e poi si andrà sempre dopo quei tot minuti per tutta la notte. Tenete duro, in genere in due notti si ottiene il risultato”.
Poi leggi fino in fondo: ”Se il bambino soffre di reflusso non mettetelo in pratica”. Ecco! Lei soffre di reflusso, accidenti ,questo sembrava il metodo del secolo, questo ne sa, eh! E’ il bambino, il piccolo demonietto che ti rigira a suo piacimento, lui ti fa fare ciò che vuole….
Vabbè, continuerà a dormire con noi finché non le passerà il reflusso, poi ci proveremo.
Nel frattempo passa il tempo, la ricoverano per questo vomito continuo ed in ospedale impara finalmente a dormire da sola nel suo letto: evvaiiii!!!!! Che gioia!
Torniamo a casa felici, non avevano trovato il motivo del suo problema, ma dormiva da sola!
È andata avanti così quasi due mesi, abbiamo assaporato la libertà, lo spazio, poi il richiamo del dannato vaccino…. Dalla sera del vaccino, ha ripreso a non dormire più. Disdetta!
Aveva un anno.
L’estate scorsa abbiamo pianificato bene tutto: il reflusso era passato, mio marito si è preso una settimana di ferie, mettiamo in pratica IL LIBRO, ne avevo sentito parlare malissimo nel frattempo, ma dovevamo provare, così non potevamo continuare! Stando al libro una settimana sarebbe bastata, a noi è bastato meno: 4 giorni.
Prendi la bimba, trattala male… ah, no, questa è un’altra cosa….
Prendi la bimba, portala in camera, falla sdraiare, leggile una storia, falle vedere il disegno che avete fatto insieme, dai la buonanotte ad ogni oggetto della casa, poi dille che deve dormire con quegli stessi oggetti ed esci, aspetta i minuti indicati dalla tabella e poi torna.
Prima notte la bambina dormiva appesa col collo alla sbarra del lettino, quando l’ho vista così me la sono fatta addosso, pensavo si fosse impiccata!
Abbiamo tolto la sbarra del lettino.
La bambina scendeva dal letto e girava per casa: ”chiudete l’uscio con un ostacolo, non con la porta, altrimenti il bambino si spaventa”.
Ok, mettiamo il fasciatoio davanti alla porta.
La bambina si addormenta dopo un’ora esatta di pianti, un’ora in cui noi andiamo avanti indietro da camera sua come indica la tabella; dorme cinque minuti poi pum! E un pianto.
Un botto! Cosa è stato? Lei che dormiva in piedi con la fronte appoggiata al fianco del fasciatoio e dopo 5 minuti così le gambe le hanno ceduto ed è caduta e via un’altra ora di pianti e cinque minuti di sonno in piedi e noi che ci sentivamo dei mostri, ma il libro lo diceva, ”vi sentirete dei mostri perché è quello che vuole vostro figlio (il demonietto), ma voi tenete duro, in genere dopo metà nottata il bambino cede e dorme piuttosto in terra ma dorme”.
Lei dormiva in piedi 5 minuti e basta.
Siamo andati avanti così quattro notti, poi abbiamo ceduto, eravamo distrutti tutti e tre fisicamente dal mancato sonno e moralmente per ciò che stavamo infliggendo a nostra figlia.
Non ci abbiamo più riprovato, anzi abbiamo apprezzato ciò che avevamo: in fondo, con noi dormiva tutta la notte e noi con lei, cosa volevamo di più?
Poi era una bimba brava, gli altri sfasciavano tutto in casa, erano terremoti, lei no, era calma e non metteva niente fuori posto, non toccava ciò che non doveva… in fondo il suo unico difetto era la nanna, pazienza!
Così un altro anno a farla addormentare in braccio e a metterla con noi nel lettone verso l’una di notte dopo che addormentata l’avevo messa nel suo letto alle 22.
Poi, un mesetto fa, in un negozio di giochi, l’illuminazione divina: la bimba è facilmente corruttibile, tanto che credo da grande intraprenderà la carriera politica. C’era davanti a noi il didò: tutta una serie di barattolini con tante formine. Era tanto che lei ce lo chiedeva: compriamolo per farla dormire!
Lo abbiamo comprato, arrivati a casa glielo abbiamo mostrato e le abbiamo detto: li vedi questi? Se dormi da sola nel tuo letto fino al mattino e non ti addormenti in braccio, ogni mattina ne hai un vasetto e poi ti diamo le formine.
Detto fatto! È un mese che si addormenta da sola e dorme nel suo letto fino al mattino. Anzi, ci ha pure chiesto di toglierle il pannolino anche di notte!
Tanti libri, tante teorie e poi bastava la corruzione, bastava il didò!
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