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Diventare mamma di due coppie di gemelli in due anni: la storia di Fabrizia

di mammenellarete - 13.12.2019 - Scrivici

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Diventare mamma di quattro bambini in due anni. E' successo a Fabrizia che è diventata mamma di due coppie di gemelli in due anni. Questa è la sua storia.

In questo articolo

Quattro coppie di gemelli in due anni, l'avventura di mamma Fabrizia

Che cosa significa diventare mamma di quattro bambini così piccoli in così poco tempo? Come farsi aiutare delle persone? Perché una mamma gatta ha avuto un significato importante nella vita di Fabrizia? 

E' stata lei stessa a raccontarci la sua storia in questo video.

Fabrizia, come "sopravvivere" a dei bambini così piccoli in poco tempo?

Più che sopravvivere direi viverli, perché vivere e diventare mamma può significare tante cose e la cosa che ha significato invece per me era una sensazione totalizzante. Sono questo, adesso, perché con un bambino forse si può continuare a vivere in maniera "normale", con due, forse, ma con quattro è impossibile. 

Poi sono quattro bambini nati in due anni. Quindi me li sono ritrovati tutti neonati insieme. E questo mi ha dato veramente la percezione che tutto cambiasse.

Con due ancora volevo essere brava. Io poi ho sempre lavorato e volevo essere presente sul lavoro, fare le cose in casa, spesa, stirare.

Quando mi sono ritrovata con quattro figli ho iniziato a perdonarmi di non essere perfetta, ma di essere mamma. E tutto è diventato più facile.

Ho anche capito che nessuno mi giudicava. A volte anche se non avevo idea di che cosa fare per cena nessuno si arrabbiava o rimaneva male o criticava. Certo, stavo tutto il giorno insieme ai figli e avevo fatto tanto. La sopravvivenza è un nuovo modo di vivere.

Come farsi aiutare dalle persone in un caso del genere?

La maggior parte delle persone quando sa che ho avuto quattro figli in due anni mi dice appunto: "Come sei organizzata bene". Io rispondo sempre: "Nessuna organizzazione".

Il nostro stile è navigare a vista. Ma le persone non sanno come aiutarti e vanno a tentativi. E la prima cosa più importante è spiegare loro cosa davvero ti serve. C'era chi mi portava qualcosa da mangiare, chi mi portava via i panni ma la maggior parte dell'aiuto era rivolto verso i bimbi, dato che sono quelli che danno soddisfazione.

"Ti prendo i bimbi, te li guardo".

Ma io dicevo sempre "no". "Aiutatemi, ma davvero. Aiutatemi nella mia nuova vita. La mamma la faccio io, grazie".

Da quando ho avuto chiaro io cosa volessi fare davvero con i miei figli, l'ho saputo anche chiedere e le persone mi hanno aiutata nel modo giusto. Alla fine ci siamo veramente coordinati e siamo andati avanti proprio bene.

C’è un oggetto del cuore che ti porti con te da questa esperienza?

Il mio oggetto del cuore non è un oggetto, ma è un animale. Perché io avevo una gatta che ha partorito poco prima di me e ha fatto cinque gatti. E mi incuriosiva il suo modo di fare la mamma: era sempre disponibile, calma, docile, li curava, li seguiva. Poi usciva dalla cuccia e lei da lontano li controllava, li guardava, li seguiva. Nel momento giusto si alzava, ne prendeva uno che era uscito dalle cesta e lo metteva al suo posto, lo leccava un po'.

Era così spontanea, tranquilla e piena del suo ruolo che dicevo sempre: "Voglio essere così, voglio essere così. Voglio essere mamma gatta. Sempre disponibile, ma tranquilla. I piccini poi sanno cosa fare. Lasciarli giocare, lasciarli anche autogestirsi".

E' stato così. I miei figli hanno poche regole - la cesta - e dentro la cesta possono fare cosa vogliano in maniera rilassata, a volte anche un po' troppo.

Poi però quando serve ci sono. In maniera naturale, spontanea.

Da mamma a mamma? Non cercate mai di essere perfette. Perché i vostri figli vi amano come siete. Quando mi dicono "Ah come, hai fatto con quattro figlioli in due anni?".

"Sì e sono viva". Si può vivere e sopravvivere se si cerca di non essere perfetti.

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