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Come prevenire e curare le ragadi al seno

di mammenellarete - 06.08.2010 - Scrivici

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Le ragadi al seno sono una delle maggiori motivazioni che inducono le mamme a desistere dall'allattamento naturale. Le ragadi sono dei taglietti che si formano sul capezzolo della neomamma nei primi giorni in cui allatta il bambino. Solitamente spariscono, guarendo, in breve tempo. Tuttavia, in alcuni casi possono aggravarsi, sanguinare, diventare dolorose e provocare, alla lunga, una mastite. Le cause principali della formazione di ragadi al seno sono l'errata postura del neonato durante la poppata o le poppate troppo lunghe.

La corretta posizione del bambino deve consentirgli di attaccarsi al capezzolo prendendo in bocca l’intera areola, e non solo la punta sporgente, perché la malasuzione può causare le ragadi. La durata delle poppate non deve superare i 15 minuti per capezzolo, rigorosamente alternati. Segue>>

 

Le ostetriche consigliano in genere di preparare la pelle con rimedi naturali, massaggiando per esempio il capezzolo con olio di mandorle dolci, per idratare e fortificare la cute. Importante evitare cibi piccanti (irritanti delle mucose) e indumenti troppo stretti.
I prodotti specifici anti-ragadi in commercio non sono dannosi, ma è consigliato scegliere sempre la strada semplice (ed economica, confessiamolo) dell'igiene: pulire sempre il capezzolo con acqua o con salviettine specifiche.
Nei casi più dolorosi si può ricorrere al paracapezzolo fino a guarigione delle ragadi. Gli anti dolorifici non danno alcun beneficio.

 

Per una guida con i migliori consigli per l'allattamento, rimandiamo a un articolo tra i più letti di Mammenellarete.

 

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