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Avere due figli con la crisi è possibile!

di mammenellarete - 09.03.2015 - Scrivici

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Abbiamo iniziato questa avventura senza nulla. Il mio compagno aveva un mezzo lavoro in proprio. Io lavoravo in un bar ma ho dovuto lasciare per gravidanza a rischio. Non avevamo un soldo, una casa. Solo un'ecografia... e due puntini che stavano crescendo dentro di me. Avere due gemelli con la crisi si può. Noi ci siamo riusciti.

Mi chiamo Francesca mamma di due meravigliose gemelle, Giulia e Chiara.

Ancora ricordo quel giorno, il giorno in cui ho scoperto che dentro di me stava nascendo la vita. Eravamo a casa dei genitori del mio grande amore (all'epoca fidanzato). Andavamo lì tutti i week end per stare un po' soli...

Quel giorno mi sentivo strana, avevo doloretti alla pancia, ma doveva arrivarmi il ciclo in quei giorni per cui davo per scontato il malessere fosse dovuto a quello. Però... non so, mi sentivo strana. Guardo negli occhi Davide, il mio compagno, e gli dico: "Compriamo il test di gravidanza? Sicuramente sarà negativo, non ho ritardo. Ho i doloretti... ma..."

Quando te lo senti, te lo senti. Forse dentro di noi Giulia e Chiara già ci avevano avvertito a modo loro e io me lo sentivo.

Quindi ci decidiamo: compriamo il primo test un po' per gioco. Ed invece... era positivo! Rimaniamo senza parole.

Ne andiamo a comprare un secondo e ci dice che aspettavamo da due settimane. Gioia, tristezza, paura, felicità... ancora oggi non so cosa girava dentro di me.

Torniamo a Roma...

La sera dopo vado in bagno e trovo le mutandine completamente sporche di sangue. Chiamo Davide, corriamo in ospedale. Con una minaccia di aborto ci fanno aspettare in pronto soccorso più di due ore. Vedevo donne che arrivavano con il pancione e mi sentivo morire. Ero convinta che il mio cucciolo se ne fosse volato via. Che non fosse più con me.

Finalmente mi visitano. Era arrivato il nostro momento. Mi fanno un'ecografia. E il medico con mio grande stupore mi dice: "Ok, questi ometti o donnine stanno bene..."

Ed io: "Come... stanno?"

"Sì, signora. Sono due. Non lo sapeva?"

OH MAMMAAAAAA...

Sono uscita di corsa come una matta! Piangevo e ridevo.

Dovevo dirlo a Davide. Eccolo lì, che mi aspetta. Gli spiego la situazione ancora tra lacrime e gioia. C'era con noi anche un nostro grandissimo amico. Siamo stati zitti in silenzio per due ore.

Adesso però stava per arrivare il tasto dolente. Bisognava dirlo a casa. Niente di più bello penserete. Invece no. La nostra famiglia ha accolto la notizia nel peggiore dei modi. Peggio non si poteva. Ancora oggi soffro per questa cosa.

E' vero: eravamo scannati senza un soldo, senza una casa, ma due vite in arrivo sono già una grandissima ricchezza e chi ti è accanto dovrebbe sorreggere lo stato d'animo di una madre in piena crisi ormonale. Ero fragile come un piccolo fiore dentro una bufera... Ma avevo tre uragani più forti intorno a me che buttavano via la bufera lasciandomi la primavera. Ed erano Davide e le cucciole belle nella mia pancia.

I mesi passano con tante difficoltà. Troppe. Sentivo solo dirmi: "Saranno ca..i tuoi. Non dormirai più, vedrai quanto costa il latte e i pannolini. Non avrai una vita e non potrai permetterti nulla."

Più mi guardavo intorno, più non capivo queste spese. Cercavo i prezzi di tutto, mi facevo i calcoli e vedevo che poi non era così tragico. Poi però mi sfiorava il grigio pensiero: "Vabbe, ma loro lo sanno più di me."E tornava la paura...

Le mie cucciole hanno avuto il primo lettino usato perché avevamo talmente paura di spendere che risparmiavamo...

Il passeggino idem...

Molto in anticipo il 5 giugno 2013 vado a fare un controllo di routine e il ginecologo mi guarda tipo extraterrestre e mi dice: "Francesca non hai dolori? Nulla?"

Io non avevo niente. Solo il parto aperto di 5 cm...

Di corsa ricoverata in ospedale cercano di ritardare il parto.

Ma la notte tra il sei e il sette giugno nascono i miei due miracoli. Giulia pesava 1450 gr e Chiara 1500...

Penserete che ora tutto si stava risolvendo, vero? E invece no, perché noi ancora non avevamo ben chiaro dove andare a vivere... (vi rendete conto?).

Alla fine le cucciole sono state un mese ricoverate e noi ci alternavano tra casa dei suoceri e casa di mia madre. Fino a quando ci siamo stabilizzati da mia madre.

E' stato complicato? No. E' stato più difficile far passare le paure che gli altri mi hanno messo. Se si ha un minimo di testa, è possibile sostenere senza svenarsi la spesa per un bambino. Dio non ci ha mai abbandonato e tutto questo ha aumentato il nostro amore unendoci.

Abbiamo iniziato questa avventura senza nulla. Con mezzo lavoro di Davide che aveva scelto di dedicarsi a una attività in proprio e che stava proprio agli inizi e non andava proprio bene... Io avevo smesso di lavorare perché avevo una gravidanza a rischio e un bar non è indicato. Non avevamo casa. La nostra unica ricchezza, la più grande, è stata quella di non arrenderci, di stare sempre con il sorriso per la serenità delle bimbe e non far mai mancare nulla a loro. Noi eravamo appagati in questo modo. Abbiano imparato a ridere con quello che ci capitava Ed oggi le bimbe hanno quasi due anni!

Abbiano appena comprato una casa di proprietà perché nel frattempo Davide ha avuto un lavoro a tempo indeterminato. Un bel lavoro! E io sto prendendo il suo posto in quella attività che all'inizio era l'unico appiglio e che oggi fortunatamente è ben avviata...

Non navighiamo nell'oro, ma dal nulla abbiano il nostro piccolo mondo. L'importante è avere fede sempre e comunque fiducia nel domani e nelle nostre capacità.

Essere genitori è la ricchezza più grande. Non vi è crisi. L'unica crisi l'abbiamo sconfitta con l'amore che vince sempre. E Dio ti aiuta in ogni istante e provvede.

Vorrei che questo messaggio lo leggessero tutte quelle donne spaventate dalla crisi e dalle incertezze. Noi non avevamo nulla e oggi Giulia e Chiara sono due bambine felici e serene. Non avranno abiti da cento euro ma sono sempre pulite (tranne la sera quando finiscono di giocare ) e ordinate. Se ci fossimo arresi loro oggi non sarebbero qui a darmi il pane essenziale la gioia di vederle crescere.
Vorrei che questo fosse un messaggio per tutte le mamme... NON ARRENDETEVI MAI. Perché una vita e più forte di questa maledetta crisi che ci impoverisce materialmente ma ci arricchisce interiormente. Noi siamo innamorati delle nostre figlie. E innamorati della vita. Noi abbiamo accettato di affrontare questo bellissimo dono che la vita ci ha voluto dare nonostante non avessimo nulla a livello materiale.

Vorrei che parlasse con me chi dovesse avere paura, sentirsi in difficoltà... lasciatemi un messaggio sotto a questo articolo.

di Francesca

(storia arrivata per email a redazione@nostrofiglio.it)

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