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Lavoro tanto ed accudisco tre figli: perché mi definiscono baby sitter, colf o badante?

di mammenellarete - 24.07.2017 - Scrivici

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Fonte: Pixabay
Bado a tre figli e il mio compagno continua a fare paragoni poco piacevoli e che mi riguardano con la sua ex. Ho 30 anni: a quest'età una donna dovrebbe realizzarsi ed ottenere soddisfazioni personali. Io sono molto gratificata dai miei figli, ma vorrei qualcos'altro che mi gratificasse. Non vedo via di uscita ed in questi giorni non faccio altro che piangere. Vorrei un consiglio dalle mamme.

care mamme scrivo per raccontarvi la mia storia, spiegandovi i motivi per i quali lo faccio con voi. Ho 30 anni e mia madre andò via da casa quando io avevo solo 7 anni per rifarsi una vita, lasciandomi alle cure di mio padre, che mi crebbe come una piccola donna.

Durante i fine settimana svolgevo le faccende domestiche e avevo pochi contatti con l'esterno, non potendo così fare amicizie. In questo modo andò avanti tutta la mia adolescenza.

Non provavo l'istinto di stringere legami o amicizie. A volte ci provavo, ma mi trovavo sempre ad avere a che fare con gruppi già uniti e dopo qualche tempo li abbandonavo.

Finché divenni mamma, lavorando giorno e notte per far star bene mia figlia e la mia famiglia. La relazione naufragò dopo poco tempo a causa di un padre che pensava totalmente allo svago invece che al lavoro.

In seguito ho incontrato una persona che adesso amo davvero, abbiamo un altro figlio insieme, stiamo molto bene economicamente poiché lavoriamo giorno e notte.

Accudisco anche la figlia di lui, che vive la maggior parte dei giorni con noi perché la madre pensa alla carriera e a divertirsi. Mentre scrivo rifletto su questo: tutti pensano che non so fare niente, che non ho amici e purtroppo non ho ambizioni.

Ho provato ad andare a scuola di canto e di ballo, ma, tempo fa, accadeva che appena mi muovevo da casa, tutti i parenti mi puntavano il dito contro, accusandomi di una totale di perdita tempo.

Adesso non ho amici, li definirei semmai conoscenti. Passo la mia vita a lavorare ed accudire tre figli. Ma la cosa che mi deprime davvero è che il mio compagno quando parla della ex (anche tutt'ora) la mette su un piedistallo, mentre io vengo descritta ai conoscenti di lui "scherzosamente" una baby sitter/colf/badante.

Mi sento veramente giù di morale: a 30 anni una donna deve pur realizzarsi ed avere soddisfazioni personali (nonostante io sappia che i figli sono la mia prima soddisfazione). Ma vorrei qualcos'altro che mi gratifichi. Non vedo via di uscita ed in questi giorni non faccio altro che piangere. Forse sto per entrare in depressione, ma non voglio per ora rivolgermi allo psicologo. Chiedo a voi qualche consiglio, perché, come vi ho detto, non ho possibilità di confrontarmi con nessuno. Grazie.

di anonima

(messaggio arrivato tramite la nostra pagina Facebook)

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