Come riportato su laStampa.it, lo studio della professoressa di Scienze Nutrizionali Barbara J. Rolls e colleghi ha coinvolto 51 bambini di un asilo nido, dei quali è stata misurata l’assunzione di verdura durante il periodo di quattro giorni. Durante il periodo di test hanno offerto come primo alimento del pranzo delle carote, in quantità diverse, in giorni diversi . Il primo giorno niente carote, il secondo 30 grammi, il terzo, 60 grammi e il quarto 90 grammi. A partire dal secondo giorno i bambini avevano 10 minuti per mangiare le carote, dopodiché gli veniva servita la pasta, dei broccoli, del succo di mela senza zucchero e del latte a basso contenuto di grassi.
Le tabelle compilate in base a quanto osservato mostravano che quando i bambini dell’asilo non hanno mangiato le carote, il primo giorno, hanno consumato circa 23 grammi di broccoli dopo la pasta. Quando, il secondo giorno, hanno mangiato per prima cosa le carote (30 g) l’assunzione di broccoli è aumentata di quasi il 50% rispetto al primo giorno. Arrivati a terzo giorno con l’assunzione di 60 g di carote, i bambini avevano mostrato di consumare quasi il triplo di broccoli, passando a circa 63 g, contro i 23 grammi del primo giorno – quello senza carote.
Dunque non una semplice intuizione, ma una tesi comprovata dai fatti. Forse vale la pena tentare anche questa, che ne dite?
Come spiegava il pediatra Maffeis qualche giorno fa, a proposito della "Buona merenda", anche la professoressa Rolls ha però sottolineato sull'American Journal of Clinical Nutrition quanto sia importante che i genitori diano il buon esempio al piccolo di casa mangiando anche loro come prima portata la stessa verdura che propongono al bambino.
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