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Trasloco e bambini: come affrontarlo

di Lisa Sorrentino - 16.04.2013 - Scrivici

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Nella nuova casa si è ambientata subito, complice anche l'assenza di cambiamenti. Anche la sua routine è sempre la stessa. Il nostro trasloco è andato benissimo e le nostre scelte si sono rivelate giuste.

di Lisa Sorrentino

 

Purtroppo con il passare del tempo cambiano le esigenze e per quanto fosse bello dove abitavamo, con la nascita della piccola avevamo altre necessità.

 

Dovevamo avvicinarci al posto di lavoro di mio marito per limitare le spese di trasporto e permettergli di avere orari migliori e di poter stare di più con la piccola. Per noi adulti sarebbe stato destabilizzante, ma per lei? Come limitare i disagi? Già aveva due anni e il suo mondo era sempre stato quello! Aveva mosso i primi passi, gli amichetti, le prime feste.

 

Ci siamo messi alla ricerca e finalmente abbiamo trovato quello che era per noi, in una zona a lei già nota. Anche la struttura dell'abitato era simile con zone di verde. Subito abbiamo portato con noi la piccola facendola familiarizzare con gli ambienti.

 

Ci siamo ripromessi di ricreare tutti gli ambienti come erano nell'altra casa. L'arredamento sarebbe stato lo stesso e la sua cameretta, riprodotta fedelmente. Per lei vedere pacchi in giro per casa era strano e spesso mi chiedeva se andavamo in vacanza al mare. E io le dicevo che dovevamo cambiare casa. Non entravo nei particolari per non turbarla più di tanto.

 

Non siamo più tornati dove abitavamo, nonostante avevamo degli amici che vedevamo altrove, per evitare reazioni negative da parte sua.

 

Nella nuova casa si è ambientata subito, complice anche l'assenza di cambiamenti. Anche la sua routine è sempre la stessa. Qualcuno ci aveva consigliato di tenerla con noi a dormire per i primi tempi, ma riflettemmo che sarebbe stato comunque un cambiamento per lei che dormiva da sola da quando aveva 7 mesi. Non so cosa le sia rimasto di quella casa, non dice nulla quando vede le foto e neanche io le chiedo altro.

 

Abbiamo deciso di rinviare tanti piccoli cambiamenti per un poco lasciandole il tempo per metabolizzare meglio il cambiamento. Scuola, ciuccio, pannolino, non era il momento per affrontarli.

Meglio darle il tempo.

 

Le nostre scelte si sono rivelate giuste e addirittura dopo poco ha chiesto di lasciare la culla e dormire nel letto che aveva nella sua cameretta.

 

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