Mi chiamo Paola, ho due splendidi bambini, Matteo, quasi 11 anni, e Massimo, quasi 6. Nel Marzo del 2015, a 21 mesi, Massimo si chiuse improvvisamente in se stesso. Fino a poco tempo prima mi guardava sempre negli occhi, se chiamato si girava sorridendo, mi chiamava "Mamma"... poi più nulla, se ne andò via.
Inizialmente credevo fosse un fatto caratteriale, ma mia madre mi insinuò il dubbio che il piccolo avesse qualcosa. Con l'aiuto e con il sostegno di mio fratello Salvatore e di mia sorella Emma facemmo indagini al riguardo e a settembre di quell'anno giunse la diagnosi: "disturbo dello spettro autistico".
Ammetto che è stato uno shock... ma mio marito ed io decidemmo di affrontare tutto agendo più in fretta possibile: così Massimo, a novembre, cominciò il suo percorso terapeutico. Oggi il nostro cucciolo è un bimbetto furbo e molto capace, sufficientemente autonomo, e il prossimo anno andrà in prima elementare.
Se seguiti, spronati, guidati correttamente questi bimbi escono dal guscio in cui si sono rintanati, regalando sorrisi, soddisfazioni e tanta gioia. Massimo ha ancora tanta strada da fare, ma intanto è "tornato" da noi, ci cerca, ci ama e ce lo dimostra.
Massimo adora andare a scuola e stare con gli altri; ama la musica, cosa che ci ha spronato a fargli fare musicoterapia e l'acqua è il suo elemento, per questo fa anche "Terapia Multisistemica Acquatica".
I bambini con autismo non sono strani, sono speciali, geniali, vanno solo stimolati correttamente, a seconda dei loro "talenti". Per alcuni funziona la psicomotricità e la logopedia, per altri l'ABA, per altri ancora il TEACCH... ma tutti hanno sicuramente bisogno di attenzioni, rispetto, considerazione e tanto, tantissimo amore.
di Paola
Dal magazine: Autismo, cos'è. Sintomi, cause, segnali per i genitori