dovevo cercare di alleggerirla. Devo essere naturale, devo essere naturale, devo essere naturale e soprattutto senza malizia, lei è una bimba e non ha malizie, è una normale curiosità, ricordatelo Viviana!!!!!
Così, nel modo più naturale e rilassato le ho detto: "A certe mamme fanno un taglietto e non sentono male, ad altre non lo fanno perché il bimbo è piccino e nasce da sotto".
Lei ha spalancato i suoi occhioni azzurri e mi ha chiesto: "Da sotto DOVE?????????"
Così, sempre cercando di mostrarmi rilassata e vagamente indifferente le ho detto: "Dalla patatina".
Lei ha sorriso, ha unito le sue dita e muoveva la mano su e giù come a dire "ma che cosa stai dicendo???" mi ha risposto: "Ma come ci escono i bimbi che sono grossi dalla patatina che è piccola?"
Le ho detto che le mamme sono fatte apposta e il bimbo esce.
Lei è stata zitta per un po'.
Ha evidentemente riflettuto su quanto le avevo appena rivelato. Io continuavo il mio lavoro con il phon.
Io illusa pensavo che la sua curiosità si fosse esaurita e che saremmo passate ad altro, invece è sbottata nuovamente con: "Sì, ma come mi ci hanno infilata nella tua pancia?"
Boooooom!!!!!
Rifletti e rispondi sempre in modo naturale.....
"Allora, mamma e papà, che si vogliono tanto bene, si sono avvicinati. Papà mi ha passato un semino e così sei entrata nella mia pancia. Tu eri un semino".
Lei scettica: "Come quelli che mangiano gli uccellini?"
Io le ho risposto: "Sì"
Lei ha ribattuto: "Se mi avesse mangiata un uccellino sarei uscita dalla sua pancia". Non era una domanda ma una sua riflessione. La cosa le è piaciuta e ha smesso con le domande.
E non bisogna stupirsi, lei parla davvero così, ha una linguetta tagliente e usa congiuntivi e condizionali meglio di molti adulti....
Me la sono cavata!!!!
Innanzi tutto io a quattro anni ero una totale addormentata, vivevo in un mondo costellato da Bobo super cane inglese, Dolce Remì, forse c'era anche già Candy Candy, ma non ci capivo un piffero.
Cantavo a squarciagola "Maledetta primavera" di Loretta Goggi senza sapere che maledetta non era una bella parola per una bimba, figuriamoci se mai mi sarebbe venuto da chiedere come ero nata.
Una piccola finestra si è aperta quando ho visto mia madre incinta di mia sorella.
Io avevo sei anni e dormivo sempre abbastanza,si erano aggiunti I Puffi al mio repertorio e vivevo così. Però mi era scattata la domanda: "Come fa a crescere la sorellina nella tua pancia?"
Perché le ecografie ancora non si facevano, ma io ero straconvinta che sarebbe nata una sorellina...
Mia madre mi aveva giustamente risposto che cresceva mentre lei mangiava, allora le avevo chiesto di cosa erano fatte le varie parti del corpo: "Le braccia?"
"Di wurstel"
"Le gambe?"
"Di cosce di pollo"
"Gli occhi?"
"Di olive."
Lo ricorderò per sempre, eravamo in bagno anche noi, forse per le femmine della mia famiglia il bagno scatena la fantasia.
Poi credo di non essere mai più stata colta da simili dubbi esistenziali, ho continuato a crescere fra L'incantevole Creamy, Holly e Benji, Mila e Shiro...
Poi, colpo di scena!
A nove anni una mia compagna è diventata signorina, le maestre hanno indetto una riunione speciale coi genitori ed hanno detto loro di parlarci di educazione sessuale, perché era arrivato il momento di parlarne anche in classe visto che la curiosità fra i compagni aumentava verso questa bimba/donna.
Mia madre me ne ha forse parlato?
Lei, piena di tabù (tanto che il suo attuale gatto si chiama Tabù), ma figuriamoci se avrebbe osato affrontare simili argomenti.
Ha preferito che a farlo fossero le maestre a scuola.
Così io sono arrivata totalmente impreparata a ciò di cui avremmo parlato in classe quel giorno e mi sentivo avvampare mentre la maestra in modo molto tecnico e distaccato ci spiegava l'atto della riproduzione, il diventare signorina e la nascita dei figli.
A casa non ho fatto menzione degli argomenti trattati a scuola e tantomeno mia madre mi ha chiesto di riparlarne insieme.
Andava bene così.
Ero stata erudita da altri, il problema era eliminato, andava bene così.
Mi sono ripromessa che con mia figlia non avrei avuto lo stesso tipo di atteggiamento.
Ho sempre desiderato fra me e mia figlia un rapporto in cui lei si sentisse libera di parlarmi di qualunque cosa senza vergogne e malizie, evidentemente ci sono riuscita dato che ci ha pensato lei a togliermi d'impiccio con le sue domande.
E la conclusione nasce spontanea: i bimbi cambiano non dormono più come dormivano i bimbi dei miei tempi.
Questi crescono in fretta e noi mamme dobbiamo prepararci un vademecum con le risposte d'emergenza a domande fatte in bagno fra una ceretta ed un'asciugata di capelli. E' il bagno il luogo insidioso della domanda serpeggiante.
Mamme, in bagno sempre pronte e sull'attenti!
E' lì che i vostri figli decidono di crescere. Almeno in casa mia funziona così..
LA PAROLA ALL'ESPERTOMamma, come nascono i bambini? "Una risposta al bambino va sempre data, qualunque età egli abbia” risponde Paola Scalari, psicologa del’età evolutiva. “La curiosità non va ‘tappata’, perché, se mostriamo di volerla reprimere, è come se gli dicessimo di non farci domande sconvenienti”.
L'articolo su come spiegare il sesso ai bambini
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