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Scuola primaria, come aiutare i bambini a fare il tema

di Daniela - 25.03.2014 - Scrivici

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Scrivere un tema non è tra i compiti più graditi dai bambini: richiede molto tempo, una copia in brutta e una in bella, ma soprattutto non si sa mai come iniziare. Per quanto i primi temi assegnati ai bambini siano esercitazioni abbastanza semplici in cui si chiede di raccontare una giornata particolare o di descrivere una persona, è utile avere uno schema da seguire per imparare l’impostazione del lavoro di scrittura.

Il primo passo per svolgere un tema è raccogliere idee.

Negli ambienti di lavoro si chiama “brainstorming” e corrisponde a scrivere in forma di brevi appunti tutte le idee che ci possono venire in mente su un argomento. Solitamente i primi temi sono descrittivi, più semplici di quelli legati ai sentimenti o alle opinioni che verranno proposti più avanti. Il suggerimento che possiamo dare ai bambini per esaurire l’argomento con completezza può essere di immaginare che qualcuno debba disegnare ciò che loro descrivono: servirà a concentrarsi anche sui dettagli.

Controllare gli appunti con l’aiuto delle famose 5 domande: Chi? Che cosa? Perchè? Dove? Quando?

Queste cinque domande derivano dalla lingue inglese in cui sono note come le 5 W, dall’iniziale della traduzione: Who? What? Why? Where? When? Si possono porre di fronte al racconto di una giornata, un viaggio o un evento, mentre in caso la traccia più ristretta verranno scelte solo le domande più adeguate. Ricordarsi delle cinque domande serve per controllare di aver raccolto gli appunti necessari a dare informazioni complete.

Si inizia rispondendo alla domanda nascosta nella traccia.

La difficoltà dei primi temi è di essere coerenti con la traccia, senza divagare perdendo di vista l’argomento o dilungarsi in premesse non necessarie che rischiano di rendere ancora più noioso l’esercizio di copiatura. Se insegniamo ai bambini a cercare la domanda nascosta nella traccia e a usarla come inizio del testo, il rischio di divagare sarà molto ridotto. Se ad esempio la traccia chiede di descrivere la mattina di Natale, domanda nascosta è: “Cosa hai fatto la mattina di Natale” e lo svolgimento può iniziare da queste parole: “La mattina di Natale mi sono svegliato…”. Se la traccia chiede di descrivere il proprio migliore amico, la domanda nascosta sarà: “Chi è il tuo migliore amico?” e il testo inizierà dal suo nome: “Il mio migliore amico è Filippo.

Scrivere con ordine aiuta ad essere chiari per chi legge.

L’ordine da seguire può essere cronologico (un evento descritto dalla mattina alla sera) oppure logico (la descrizione di una persona dalla testa ai piedi, oppure dall’aspetto fisico al carattere) a seconda dei casi. E’ una semplificazione dei testi, ma può essere di aiuto per i bambini che cercheranno di evitare gli stessi “salti” di discorso che usano quando parlano.

Curare lo stile: termini corretti, frasi brevi, stessi tempi.

La vera fatica per i bambini nasce dal pensiero che debbano scrivere diversamente da come parlano. L’attenzione all’uso dei termini adeguati o delle forme verbali corrette li abitua a riflettere prima di parlare, anche se questo qualche volta diventa un ostacolo per la paura di sbagliare. Suggeriamo ai bambini di scrivere frasi brevi e di controllare che i tempi dei verbi utilizzati siano tutti uguali, se hanno già imparato a distinguere passato da presente.

Non si deve dimenticare la conclusione!

Il testo si chiude con una frase finale anche semplice, come: “Alla fine siamo tornati a casa stanchi e affamati”, oppure “E’ stata una bellissima gita” o anche “Spero di frequentare Filippo anche alle scuole medie”.

L’autocorrezione? Due consigli salva compito.

L’ideale sarebbe attendere un giorno, riprendere in mano il testo e leggerlo per valutare se è adeguato o richiede qualche correzione. E’ un lasso di tempo che i bambini possono prendere se il tema è un compito da svolgere a casa nel fine settimana: sarà una scoperta molto utile trovare da soli i propri errori. Se l’esercizio deve essere terminato più velocemente, possiamo suggerire due trucchi: leggere il testo ad alta voce (o sottovoce se si è in classe) e leggere il testo al contrario procedendo parola per parola, che permette di riconoscere subito eventuali errori di scrittura.

Scrivere è un esercizio che si allena giorno per giorno. L’arrivo dei primi temi potrebbe essere il momento adatto per provare a tenere un diario.

Sull'autrice

Daniela Poggi è mamma e autrice del blog www.scuolainsoffitta.com. Ha pubblicato il libro “Mamma, la scuola!” (Armando editore)

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