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Ripensare il bagno per "dipingere la propria identità"

di mammenellarete - 16.02.2010 - Scrivici

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Quando alle festicciole di compleanno porti in dono vasetti di pittura lavabile, le mamme ti fulminano con lo sguardo e se sono in confidenza spesso ti sussurrano: "Poi vieni tu a pulire…". Come dare loro torto: mettere in mano un vasetto di pittura a un bambino (per i più piccoli basta un pennello) è come scatenare uno tsunami in casa. Tuttavia non bisogna mai dimenticare quanto disegnare sia importante per lo sviluppo intellettuale di un bambino. Come dice il famoso pedagogo Arno Stern: "con un pennello in mano non si impara a disegnare: si impara ad essere".

Questo educatore ormai pluriottantenne ha costruito una florida carriera sulla concezione di "educazione creatrice" che deve essere intesa come rigetto del condizionamento alla dipendenza a favore di un percorso che miri all’autonomia dell’individuo.

La sua idea di maggior successo è stata infatti la creazione di quello che con un termine francese è stato definito closlieu, uno spazio protetto, un laboratorio nel quale il bambino (ma anche gli adulti sono ben accetti) è libero di esprimere la propria creatività e formare quindi la propria identità, senza direttive ma soprattutto senza giudizi finali sul suo elaborato.

L’ideale sarebbe riuscire a ricavare in casa, luogo protetto per eccellenza, uno spazio dedicato esclusivamente alla pittura e alla libera espressione dei nostri pargoli. Spesso, purtroppo, questo non è possibile per mancanza di spazio: la metratura media delle nostre case non permette, infatti, investimenti del genere. Ma con la buona volontà è sempre possibile trovare una soluzione.

Il bagno, ad esempio, potrebbe diventare il luogo ideale per questo proposito: si potrebbe attaccare qualche foglio alla parete piastrellata, qualche giornale sul pavimento come se si dovesse imbiancare, un bel grembiulino colorato al bambino e voilà, ecco il vostro closlieu personale! Una volta espressa tutta la creatività, sarà possibile immergere direttamente vostro figlio nella vasca da bagno e con poche manovre il bagno tornerà ad essere la semplice stanza adibita alla pulizia personale.

Certo tutto questo richiede un po’ di tempo da parte dei genitori, e allora per non scontentare nessuno si potrebbero programmare gli impegni di ognuno in modo da istituire di comune accordo la "giornata della pittura" che potrebbe tenersi durante i weekend 1 o 2 volte al mese.

Se proprio poi si è "allergici" alla pittura è comunque importante destinare tempo e spazio all’espressione della creatività dei bambini, in questo caso un banchetto dedicato solo a loro, qualche foglio e tante, tante matite colorate potrebbero essere la soluzione ideale.

Foto di Mante

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