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Poche parole in casa e il piccolo non sviluppa il linguaggio

di mammenellarete - 16.10.2009 - Scrivici

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La comunicazione linguistica dei bambini comincia il suo primo sviluppo a casa, ma se mamma e papà sono sempre più dediti ad altre attività come guardare facebook, Tv, navigare in internet?


Da uno studio condotto sul grado di alfabetizzazione tra i bambini, è emerso gli adulti tendono sempre meno ad occuparsi dei figli e si distraggono facilmente dando peso ad attività “in solitaria” che coinvolgono solo se stessi ed uno strumento tecnologico.

Sono finiti i tempi in cui si chiacchierava molto di più con i bambini, si raccontavano storie e si rispondeva a tutti i loro “perché?”. Il risultato di questi avvenimenti è che piccoli imparano a parlare sempre più tardi, oppure sviluppano un linguaggio non consono alla loro età.

Le fiabe che si raccontavano prima di andare a letto, ormai restano solo una chimera e lo studio inglese ha dimostrato che i bambini di 5-6 anni hanno una capacità comunicativa pari a quella che dovrebbe avere un bambino di un anno e mezzo.

Pare essere davvero un dato sconcertante questo, che dovrebbe mettere i genitori in allarme e benedire le sante parole dei nonni: ”era meglio quando si stava peggio”.
Inoltre, pare che chi ha problemi di linguaggio durante l’infanzia, tenderebbe a sviluppare disabilità mentali con la crescita.

Gli studiosi, come apprendiamo dal sito di repubblica.it, hanno effettuato un lavoro di valutazione su un campione di bambini e 100mila, dell’età di 5 anni, non risultano avere ad un livello di alfabetizzazione adeguato per la propria età.
Ovviamente il ritardo del linguaggio riguarderebbe non solo i figli degli immigrati che vivono nel Regno Unito, ma anche i figli di inglesi stessi.
Tra i poveri il ritardo sarebbe, ovviamente, più diffuso.

Fonte- repubblica.it

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