Verso i tre-quattro anni il bambino comincia a divenire più autonomo ed il limite per l'acquisizione completa del controllo dello stimolo è definito intorno ai 5 anni. Se dopo quest'età il piccolo continua ancora a non trattenere la pipì e a farla magari a letto durante la notte, è un problema che va capito ed affrontato. Si chiama "enuresi" l'incapacità di gestione della vescica e può essere un fenomeno notturno o diurno. Inoltre, può essere primaria (se il controllo non è stato mai acquisito), oppure secondaria (se il controllo è stato acquisito in precedenza, ma poi è stato perso con la ricomparsa del fenomeno della pipì anche a letto).
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Se la risposta a questo fenomeno è del tutto psicologica, allora l'enuresi può presentarsi in periodi in cui il bimbo sente di più la mancanza di affetto e sicurezza, ad esempio quando nasce un fratellino (le attenzioni della mamma non sono più concentrate solo ed esclusivamente su di lui). Può anche comportarsi in questo modo in segno di protesta. La mamma definisce, ad esempio, la differenza tra sporco e pulito e quello di fare la pipì a letto è sinonimo di sporcizia: il piccolo si ribella alla mamma compiendo un'azione che va contro le regole da lei stabilite. Anche imporre delle regole rigide, imporre dei divieti possono creare ansia nel bambino e condurlo verso questo gesto, che è involontario fisicamente, ma legato al suo inconscio.
Come devono comportarsi i genitori in questi casi?
Il rimprovero sicuramente non funziona, alimenterebbe solo una situazione di ansia, carenza d'affetto ed insicurezza già presente nell'animo del bambino.
Quindi è consigliabile creare una situazione distesa e rilassante prima che il bambino vada a letto, di modo che la sua tranquillità possa evitare il gesto involontario. Per precauzione è bene fargli indossare delle mutandine assorbenti per risolvere almeno la questione "fisica" ed evitare ogni giorno di cambiare le lenzuola.
Quando l'enuresi è insistente c'è qualcosa che non va. Parlare con il piccolo, analizzare le sue azioni e capire il motivo della sua ansia servono ad attrezzarsi e risolvere questo inghippo, che sicuramente è transitorio. Inoltre, è giusto fargli capire che questa situazione è davvero imbarazzante, soprattutto quando a dormire non è solo e deve anche andare (ad esempio) in gita con in compagni.
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