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"Oh mamma mia": la web serie semiseria sulla vita delle mamme

di Alessandra Bonzi - 28.05.2015 - Scrivici

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Come sopravvivere a cambio pannolini, parchi giochi, sveglie notturne e ripetuti capricci? Che cosa significa diventare mamma? Il risultato di 1 anno e 8 mesi di vita da genitore, condensati in pochi minuti, in una web serie dedicata alla mamme: "Ohmammamia".

In questo articolo

15 settembre 2012. Il giorno che ha cambiato radicalmente la mia vita.

 

Quell’esserino che lasciavo il più possibile alle infermiere nella nursery, la permanenza in ospedale che ho cercato di prolungare il più possibile per paura di trovarmi in casa con lui, il terrore che ho provato guidando la prima volta uscendo dall’ospedale con la creaturina nel seggiolino: avevo bisogno di condividere quel senso di inadeguatezza che ho sentito da subito e di togliere il velo di buonismo che avvolge, ancora, l’esperienza della maternità.

 

Detta così sembra che io sia una mamma depressa e che abbia bisogno di uno psicologo: si! è proprio così: solo che dallo psicologo ci sono già andata e la depressione post parto l’ho avuta quando la creaturina aveva circa 3 mesi.

 

Ci sono momenti che mi dico “Non ce la faccio, non ce la faccio!”.

 

Come ieri sera, la decima sera a casa senza papà (per lavoro in Africa): io, stanca dopo una giornata di lavoro, tentavo di cucinare mentre il bimbo mi chiedeva di giocare con lui e, per attirare l’attenzione, buttava qualsiasi cosa gli capitasse in mano giù dalle scale della cucina.

 

E tu? Tu, ancora con la giacca indosso, cerchi di mettere in piedi una cena il più velocemente possibile, pensando che poi dovrai fargli il bagnetto (ma forse stasera no perché sono troppo stanca!), metterlo in pigiama, dargli il latte, leggere un libro con lui e … solo dopo che avrai chiuso la porta della sua camera, potrai, forse, metterti comoda, farti una doccia e buttarti sul divano! Eppure, ieri sera, dopo aver cenato (inizio cena alle 21:47!) ed essermi finalmente messa in pigiama, sono entrata in camera sua e l’ho osservato mentre dormiva: quei piedini nudi che sbucavano da sotto il piumone mi hanno fatto dimenticare la fatica della giornata e mi hanno strappato un sorriso di dolcezza.

 

Fare la mamma è così: sei in continuo disequilibrio, il mattino non riesci a guardarti allo specchio, il pomeriggio, quando lo ritrovi dopo il lavoro e ti abbraccia sorridendo, pensi che la tua vita è bellissima e che non la cambieresti per nulla al mondo e la sera, quando vedi lui e il papà che ti smontano il divano per costruire la casetta, ridi e ti diverti come non hai fatto mai!

 

Da quando Emiliano è nato, ho una fissa: osservo tutte le mamme e i papà che spingono il passeggino, osservo i genitori alle prese con i loro piccoli: penso alla loro casa, alle loro fatiche, alle discussioni, alle gioie e alle paure e mi rendo conto che quei sentimenti sono anche i nostri, i miei…

 

Quando Emiliano aveva pochi mesi ho attraversato un periodo difficile: ho faticato ad accettare il mio ruolo di mamma, ero spesso triste e molto stanca e cercavo di condividere le mie ansie e le mie difficoltà con mamme che mi sembravano più simili a me. Poi Emiliano è cresciuto, ha iniziato a dormire tutta la notte (gran regalo!) ed io ho cominciato a riconoscere me stessa, ad accettare una nuova Alessandra che era anche mamma e, cosa più importante, ho ricominciato a ridere! E la voglia di ridere mi ha spinta e riguardare i filmati e le foto su Emiliano che ho fatto nei primi due anni di vita e trasformarli in un diario/blog sulla vita dei genitori.

 

Mi sono detta che la maternità è anche un’altra cosa: è pensare di fare la ceretta e la lampada per arrivare in forma in sala parto, è uscire di casa con una striscia di vomito sulla maglietta e spacciarla per l’ultima moda in fatto di T-Shirts, è scoprirsi a tentare di propinare al tuo bambino tutti i cartoni animati che ti piacevano da piccola.

Ed ecco che mi sono data da fare!

 

“Oh mamma mia”, sono short stories per il WEB dedicate alle future mamme, alle già mamme, ai papà e agli amici dei neogenitori. La protagonista – la sottoscritta – si mette in prima linea per raccontare l’essere mamma.

Non sono una brava scrittrice, con il video me la cavo meglio e con questa serie web per mamme e papà alle prime armi, spero di strappare un sorriso a tutti coloro che si dicono “Oggi non ce la faccio!”. Coraggio mamme e papà!

La prima puntata di Oh mamma mia

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Emiliano e Alessandra

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