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Un caso più recente che ha destato scalpore è quello che vede coinvolta Noha Cyrus, sorella minore (10 anni) della più famosa Miley. Noha ha appena inaugurato la linea di moda Emily Grace collection, ispirata all'attrice Emily Grace Reaves (8 anni), protagonista del film "Hannah Montana: The movie". Le collezioni proposte sono per bambine dai 7 ai 14 anni e prevedono anche una serie di capi succinti: gli stessi che la piccola diva-stilista ha più volte esibito sui red carpet di mezzo mondo.
Il problema è che i bambini, e soprattutto le femminucce, vogliono sempre apparire più grandi di quel che sono, e per i produttori di abbigliamento e accessorame che incoraggiano questo desiderio il confine tra innocenza e colpevolezza è spesso labile.
C'è molta attenzione su questo fronte anche a livello politico. La notizia più recente vede addirittura il primo ministro inglese a spendersi in prima persona contro un certo trend economico. David Cameron ha infatti promesso seri provvedimenti verso le compagnie aggressive nei confronti dei baby consumatori.
Voi mamme, cosa ne dite? A parte il caso eclatante dei reggiseni imbottiti per bambine ancora lontanissime dalla pubertà, quali sono secondo voi i parametri più adeguati per fissare il limite all'indecenza in fatto di abbigliamento per bambini?