Attualmente ogni istituto scolastico oggi gode di maggiore autonomia rispetto ad un tempo e quindi deve potersi vendere bene, offrendo un "Piano di Offerta Formativa valido" (POF), facendo sì che un genitore si senta più orientato ad iscriversi a quella scuola piuttosto che ad un’altra.
Questo cambiamento rispecchia il mutamento della società e delle famiglie. Al giorno d'oggi esistono famiglie allargate, famiglie trapiantate da altri mondi, famiglie che vivono in situazioni di disagio dovute alla lunga crisi che da anni colpisce la nostra economia, famiglie in cui i genitori sono solo delle comparse tra una trasferta di lavoro e una riunione plenaria aziendale.
La scuola sta cambiando perché la società cambia e pertanto, anche la fucina dove i nostri ragazzi sono forgiati prima di entrare nel mondo adulto, deve in qualche modo adeguarsi al cambiamento.
Impossibile che i nostri ragazzi in qualche modo non ne risentano, portando a volte a scuola i loro disagi che poi si traducono in difficoltà di apprendimento.
Ovviamente non si parla di patologia se un ragazzino cinese arrivato in Italia da qualche mese, entra in una classe e non conosce l’italiano o se un ragazzo accusa un’apatia generale verso lo studio dovuta magari al fatto che i suoi si stanno separando. Di esempi ce ne sarebbero tanti ma ci fermiamo qui.
Tutti questi casi sono classificabili come BES, acronimo di "Bisogni Educativi Speciali", e sono riferibili a ragazzi che hanno una difficoltà non patologica e temporanea, ma che comunque la scuola deve affrontare e sostenere affinché il ragazzo possa concludere nel migliore dei modi il suo ciclo scolastico.
Talvolta è difficile capire cosa sia concretamente possibile fare per aiutare i nostri ragazzi e soprattutto cosa prevede la Normativa riguardo ai BES.
Da qui nasce la mia idea di una guida, per fornire ai genitori in primis alcune spiegazioni, metodologie adottate dalla scuola che affrontano tante problematiche degli studenti di oggi in modo da non escluderli o emarginarli dal contesto scolastico ma, al contrario, di far sì che riescano a reintegrarsi ognuno secondo i propri bisogni e le proprie attitudini.
Qui la GUIDA in PDF dell'autrice
Sull'autrice
"Mi chiamo Cinzia Kianga Parmi e sono una mamma e un'insegnante - da qualche anno a questa parte - dopo una esperienza pluridecennale nel mondo dell'editoria cartacea. Blogger per passione, ho dato vita a mammastyle.it nel dicembre del 2013. Ho anche scritto un ebook sempre sul mondo dell'essere madre che si intitola il Calmamamma ed è edito da casaeditricemammeonline.it.
Con questa guida ho voluto mettere a fuoco una tematica molto attuale ma forse ancora un po' "estranea" agli addetti ai lavori e cioè ad alcuni insegnanti e soprattutto alle famiglie".
Leggi anche:
Autostima in 7 regole: ecco come crescere bambini sicuri
Vuoi conoscere altri genitori? Iscriviti subito alla community
Hai anche tu una storia da raccontare? Scrivi a redazione@nostrofiglio.it oppure scrivila direttamente nella sezione Le vostre storie del forum di nostrofiglio.it!