non aver diritto ne di chiedere la grazia per mia figlia, ne per avere un po' di consolazione.
12.08.2013....da quel giorno ho smesso di sorridere, ho cominciato a piangere ogni giorno e ho scoperto quanto dolore si può sentire per il disagio del proprio figlio. Avete presente le "5 fasi dell'elaborazione del dolore"? In genere vengono associate al lutto. Mia figlia fisicamente sta bene e per questo ringrazio a Dio perché so che molti bimbi soffrono e vengono chiamati nel cielo troppo presto. Ma io queste fasi le sperimento lo stesso.
Prima c'era la "negazione": no, non sarà questo, magari è solo un po' in ritardo rispetto agli alti bimbi, magari si tratta di un disturbo più lieve e nel tempo si risolverà, magari è solo bloccata da qualche trauma (forse per la nascita del fratellino).
Poi la "rabbia": ma perché?, perché LEI, bimba così piccola,dolce e bella? NON È GIUSTO!!!
Segue la "contrattazione": magari (visto che nella sfortuna siamo stati fortunati a scoprirlo relativamente presto) le terapie faranno i "miracoli" e si sbloccherà!
"Depressione" beh.... quella è comparsa dal primo giorno e non mi lascia più.
"Accettazione" - NO! MAI! Mai potrò accettarlo!
Intanto è passato un anno, un anno pieno di dolore... qualcuno mi ha detto che il genitore del bimbo autistico soffre molto di più rispetto a lui... poca consolazione.... Ma io ci spero, spero ancora perché mia figlia è straordinaria, perché in questi 12 mesi mi ha dimostrato che è più forte di me e del suo problema.
In questi 365 giorni ha imparato a mangiare da sola, ha cominciato a ripetere le parole (sa anche contare e riconoscere i numeri fino a 10!) e riesce anche a fare le richieste: "mamma voglio....." e adesso abbiamo tolto anche il pannolino in 3 settimane! Anche di notte... qualche incidente prima di addormentarsi le capita, ma comunque è bravissima ed io non posso non essere fiera di LEI! Questo mi fa credere in un futuro migliore!
Dodici agosto duemilaquattordici - a un anno di distanza ho scoperto che noi genitori siamo fragili e la forza per andare avanti ci danno i nostri figli!
(messaggio arrivato attraverso la nostra pagina Facebook)
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