La difesa dei due, denunciati dalla madre dell’11enne, é stata che il ragazzo era troppo vivace sullo scuolabus, quindi per fargli capire come ci si comporta era necessario farlo mettere in ginocchio e minacciarlo di non partire finché non l’avrebbe fatto.
Il ragazzino ha cercato di evitare la “punizione” rifugiandosi nei sedili in fondo al bus, ma l’autista ha fermato il mezzo ed é andato a minacciarlo finché l’accompagnatore non lo ha riportato davanti e ripartendo solamente una volta che il bambino ha obbedito.
Arrivato a casa, il ragazzino ha riferito l’accaduto alla madre, la quale é andata a segnalare prima il fatto al comune ed ha in seguito affrontato l’autista e l’accompagnatore: quando ha espresso a questi la volontà di non presentare denuncia si é sentita rispondere in maniera strafottente di andare pure dai carabinieri senza problemi, cosa che la donna ha prontamente fatto.
A seguito della segnalazione dei carabinieri, la Procura ha aperto un fascicolo ipotizzando violenza privata aggravata dal pubblico servizio.
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