Nella pratica: si introducono più calorie di quante ne abbia bisogno l’organismo del piccolo e di quante ne consuma. Un bambino è obeso quando il suo peso supera del 20% quello ideale, è in sovrappeso se si supera del 10-20%. I principali fattori di rischio
Alimentazione.
Un’iperalimentazione nei primi due anni di vita causa, innanzitutto, un aumento del volume e del numero di cellule adipose, da adulti si avrà quindi una maggiore predisposizione all’obesità e maggiore difficoltà a perdere peso o a mantenerlo nei limiti perché si può ridurre la dimensione delle cellule ma non eliminarle.
L’impeto della fame e la ricerca di cibo del bambino, viene spesso interpretato positivamente dal genitore che incentiva anche a mangiare, in effetti un bambino più cicciottello ispira più simpatia di uno magro. In questi casi, il piccolo mangia tanto ed in maniera sregolata, senza un criterio e molte volte il frigo è pieno di merendine e snack, ricche di grassi nascosti e calorie. Le bevande gassate sono l’altro tabù perché eccessivamente zuccherine e sono, spesso, insostituibili per un bambino, soprattutto in estate dopo una grande sudata.
Sedentarietà
Uno dei maggiori fattori di rischio è proprio la sedentarietà. I bambini sono spesso accompagnati in macchina dai genitori che devono sbrigarsi per andare a lavoro e vogliono, quanto prima, parcheggiare il piccolo a scuola, come dai nonni o a casa di qualche amico . A volte anche l’assenza dei genitori che lo costringono a stare in casa con la tata, inducono un minore movimento corporeo: il bambino preferisce stare davanti alla TV e giocare con la play station , piuttosto che giocare per strada con gli amici o praticare qualche sport.
L’attività fisica è fondamentale perché oltre a far dimagrire, lo rende attivo contribuendo a ridistribuire le proporzioni tra massa magra e massa grassa.
Anche una pedalata in bici va bene.
Familiarità È un aspetto davvero importante da non sottovalutare. L’obesità è spesso caratterizzata da un fattore ereditario. Inoltre, l’esempio dei genitori è importante, non si può parlare di educazione alimentare se i primi sono mamma e papà a mangiare in modo sregolato e a non seguire una dieta equilibrata.