di Lisa Sorrentino
Se la guardo oggi a volte fatico a ricordarla neonata. A volte ho l'impressione che è sempre stata così.
Alta che corre per tutta casa con la sua bicicletta, che inciampa mentre cerca di infilarsi i calzini stando alzata, che litiga con la maglietta perché è troppo stretta, che urla che le scarpe le fanno male, ma solo perché le ha messe storte!
E invece a volte quando è a scuola, guardo le sue foto da piccola e riaffiorano tutte le emozioni, i ricordi, i profumi, con la stessa intensità.
Il rientro a casa, le prime poppate, le passeggiate, le notti insonni, le paure, i sorrisetti ammiccati quando ricevevo i complimenti quando incrociavo passanti e conoscenti per strada.
I primi passi e la luce nei suoi occhi per la consapevolezza che era una nuova era: finalmente raggiungo tutto quello che voglio.
Passeggiare con lei, mano a mano, è stato come rinascere, trovare una complice , un'accompagnatrice per le lunghe passeggiate al parco, a far spese. A far spese? Si perchè lei ha sempre avuto questo spiccato senso dell'armonia per la scelta dei colori e degli abbinamenti.
A volte sembra di stare con un'amica e non con una bambina.
Poi la scuola, la conquista delle piccole indipendenze che dicono addio alla neonata e ti presentano una bimba che ha ancora più voglia di sperimentare, di capire, di conoscere.
Il suo mondo che si allarga , dove nuove figure entrano a contendersela con te. Lei che corre incontro ad un'amichetta e l'abbraccia come fino a ieri faceva solo con la sua mamma.
Mi sa che è ora che quel cordone diventi invisibile e che lei inizi a far parte della società in cui vive in modo attivo. E invece di riporre pannolini sporchi, siamo insieme a scegliere il colore dello smalto, e lei al solito decide e ha l'ultima parola, l'acconciatura per i capelli prima di uscire, il profumo, la crema dopo il bagno.
La mia indifesa neonata è una bimba e domani sarà un'adolescente.
Ma spero che troverà sempre il tempo e la gioia di fare una bella lotta con i cuscini sul lettone.
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