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La crosta lattea nei neonati: da dove deriva e come si cura

di mammenellarete - 24.02.2009 - Scrivici

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La crosta lattea preoccupa le mamme alle prime armi. La crosta lattea non è altro che la comparsa di piccole crosticine di colore bianco/giallastro che rendono la pelle del neonato squamata ed, al tatto, leggermente ruvida, grassa ed in rilievo.

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Questo fenomeno viene così chiamato perché si manifesta nel periodo in cui il bambino è nutrito solamente di latte, quindi nei primi mesi/settimane di vita ed, a volte, può permanere fino ai tre anni.

 

La crosta lattea può tranquillamente scomparire intorno al terzo mese di vita ed, in alcuni casi particolari, ricomparire intorno all’undicesimo anno. I punti in cui le croste si localizzano, sono principalmente nella zona delle sopracciglia, fronte, tempie e nel cuoio capelluto. In alcuni casi, il fenomeno può estendersi anche dietro le orecchie, sulle guance, intorno al nasino e per tutto il corpo (in particolare le pieghe inguinali, ascellari e nella zona del collo).

 

ormoni

 

primi mesi di vita

 

Sostanzialmente questo fenomeno è ben tollerato dal bebè ed a volte non necessita di trattamenti speciali.
La crosta lattea non è un problema per la salute del bambino, è solo sgradevole da punto di vista estetico e non crea alcun tipo di fastidio al bebè.

 

Le squame possono essere lenite utilizzando piccoli e semplici accorgimenti:

 


  • lavare la testolina del bambino con sostanze oleose in modo delicato e senza strofinare: questo serve ad ammorbidire la crosta;
  • inumidire la parte con del cotone imbevuto di olio o di sostanze emollienti che tendono a facilitare il distacco;
  • tamponare con un del cotone assorbire l’eccesso di grasso prodotto dalla crosta.

 

rivolgersi al pediatra

 

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