Ero veramente tanto preoccupata quando mio figlio di tre anni e mezzo fu ricoverato improvvisamente poichè aveva preso la salmonella. Eravamo stati costretti a portarlo in ospedale, dove dovette restare per cinque giorni.
Quando la situazione si stabilizzò e lui tornò a stare bene, lo riportammo a casa. Ma dopo qualche giorno gli venne la febbre alta e comparvero sul suo viso alcune macchioline. Allora decidemmo di riportarlo in ospedale.
I medici ci dissero che era necessario un altro ricovero, perché il bimbo aveva preso una forma fortissima di morbillo. Lui già era reduce dalla salmonella, purtroppo anch'essa fortissima e aveva ora contratto, proprio in ospedale, un'altra malattia. Io mi sentii morire.
Mio figlio stava così male che dovette restare per otto giorni con le flebo. Non riusciva nè a mangiare nè a bere niente. Per me e per tutta la nostra famiglia fu un'esperienza terribile. Eravamo spaventati e preoccupati.
Io ero a pezzi poichè sapevo che doveva ripetere tutto quello che già aveva vissuto con la salmonella: ricovero, medicine, flebo. Gli tornò anche un mal di pancia molto forte: lo stesso che aveva avuto durante la salmonella.
I medici mi dicevano che il mal di pancia era una complicanza del morbillo. praticamente furono otto giorni da incubo. Poi, pian piano, ha ripreso a mangiare, a parlare e a sorridere, fino a quando poi è stato dimesso dall'ospedale. Fortunatamente siamo tornati a casa felici.
di anonima
(storia arrivata sulla pagina Facebook di Nostrofiglio.it)
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