Molte volte il bambino utilizza il suo pupazzo preferito con cui socializzare, ma altre volte si tratta solo di una figura immaginaria ed invisibile. Il piccolo comincia a parlare, a confidarsi e giocare con il proprio amico invisibile e perché no, anche a litigarci ad alta voce.
E' il caso di preoccuparsi?
primogeniti
Il bambino identifica l’amico immaginario con una persona con dalle peculiarità che spesso non appartengono alla sua personalità, una persona che debba compensare le prerogative che mancano alla sua di personalità.
Una persona straordinaria, un eroe, un mago, una persona che riesce a fare quello che lui non può, come un adulto, un grande uomo.
La presenza dell’amico immaginario ha i suoi vantaggi perché il bambino comincia a relazionarsi, a sviluppare le sue capacità comunicative, la sua creatività e la sua curiosità, ampliando anche le capacità di socializzazione: quando si troverà con altri bambini non avrà difficoltà a fare amicizia.
Inoltre, l’amico immaginario serve anche a rafforzare il carattere nei momenti difficili. Avere una persona accanto con cui confidarsi e con cui condividere i momenti tristi, serve a scaricare più facilmente il senso di colpa.
Quindi, i genitori non dovrebbero assolutamente preoccuparsi perché tutto ciò è solo espressione di lati positivi del carattere del bambino e della sua personalità che pian piano stanno emergendo. Al contrario, dovrebbero cercare di assecondare questa fantasia, rivolgendosi direttamente anch'essi all'amico immaginario senza rimproveri o castrazioni.
Ovviamente se la situazione persiste anche intorno ai 10-11 anni ed il bambino non si relaziona con nessun altro, è consigliabile rivolgersi ad uno specialista che possa valutare la presenza, o meno, di qualche disturbo o di qualche problema di socializzazione.
Il tuo bambino ha un amico immaginario? Raccontaci la tua esperienza sul forum!