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Il corso di nuoto neonatale

di mammenellarete - 14.10.2011 - Scrivici

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Il nuoto è uno fra gli sport più completi e un bambino può iniziare a praticarlo fin dalla tenerissima età. Inevitabilmente arriva un giorno in cui un genitore si domandano quale sia l'età giusta per avviare il proprio figlio alla pratica sportiva del nuoto. Domanda più che lecita, che per i "non addetti ai lavori" può risultare non scontata. La risposta è comunque molto semplice; qualsiasi età è buona per iniziare l'apprendimento del nuoto a patto che il bambino e i suoi genitori siano convinti del percorso che stanno per intraprendere.

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Piscine pubbliche e private offrono sempre più spesso corsi di nuoto per bimbi di ogni età. In molte strutture i piccoli sono accolti dopo il sesto mese di età, ma in realtà il bimbo è pronto ad entrare in acqua già dopo pochi giorni dalla nascita. Esistono impianti specializzati in cui il bimbo è ricevuto dal momento in cui si cicatrizza l'ombellico e la madre si sente in grado di sostenere l'attività.

Per il bimbo la cosa importante è che la "scoperta" dell'acqua avvenga quanto più dolcemente possibile in presenza della mamma e possibilmente anche del papà. In questo modo i corsi di acquaticità neonatale diventano un'esperienza bellissima tanto per il neonato quanto per i genitori. Il contesto acquatico, evoca nel piccolo il ricordo dell'utero materno, che nei primi mesi di vita è ancora molto forte. Per il neonato l'esperienza è quindi del tutto tranquillizzante e nel contempo lo mette in forte intimità con i genitori. Il contatto fisico neonato genitore, che istintivamente si genera in acqua, non solo coccola e tranquillizza il bimbo, ma spesso ha effetti benefici anche sulle mamme, che riescono in questo modo a liberarsi di molte ansie tipiche dei primi mesi post parto.

Quali sono i criteri da tenere in considerazione per la scelta di un buon corso di acquaticità neonatale?

  • La struttura ideale deve possedere una vasca piccola e raccolta, dedicata solo ai neonati (altezza dell'acqua tra i 120 - 140 cm). L'ambiente non deve essere contaminato da rumori e schiamazzi nocivi. Fondamentale è la temperatura dell'acqua, che deve essere di 32-34 gradi. Purtroppo in Italia sono veramente pochi gli impianti dotati di una vasca del genere. Inoltre sempre più spesso molti gestori avviano corsi di acquaticità neonatale solo per "affari", non preoccupandosi minimamete della formazione dei loro dipendenti e del contesto in cui il corso viene effettuato.

  • I risultati migliori si ottengono in corsi con pochi bambini con un optimum al massimo di sei o sette. Anche in questo caso i gestori tendono ad aumentare a dismisura il numero di bimbi per corso aumentando in questo modo i loro guadagni.

  • Attenzione ai livelli del cloro e ai valori del pH dell'acqua! Informatevi sul metodo di depurazione della piscina. Le strutture moderne sono dotate di sistemi di depurazione a veloce riciclo, consentono di abbassare il livello di cloro ai minimi di legge, rendendo l'acqua meno irritante per la pelle dei bimbi (sempre che i gestori sappiano utilizzare i loro impianti!). L'utilizzo dichiarato di prodotti igienizzanti anallergici adatti ai bambini è una garanzia in più.

  • Lo spogliatoio deve essere pulito, dotato di fasciatoi, e non troppo freddo. Nei centri specializzati ci sono anche zone esterne allo spogliatoio con temperature inferiori, attrezzate come zona merenda, per permettere sia in entrata che in uscita un passaggio più graduale alle temperature esterne nella stagione invernale.

Nuotomania

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