I consigli per le nostre mamme in difficoltà
- se il piccolo rifiuta lo spazio ristretto del box, cercare di adagiarlo solo per il tempo necessario a svolgere le faccende domestiche, evitando di prolungare tale tempo a momenti davvero non utili;
- per i primi periodi è consigliabile stare con lui e giocarci, di modo che non percepisca il box come una gabbia;
- quando il piccolo comincia a innervosirsi, è bene tirarlo fuori dal box e dedicarsi a lui: alternare il box alla spazio più ampio della casa risulterà un diversivo e accetterà, con più facilità, le successive “esperienze” di superficie ristretta;
- fondamentale è non far percepire il box come il luogo di una punizione, ossia il posto in cui lasciarlo stare solo perché ha fatto i capricci; allora sì, che avvertirà quello spazio come una gabbia.
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I suggerimenti per le dimensioni
Esitono due tipologie di box: quelli di forma rettangolare (adatti, soprattutto, per spazi ristretti) e quelli di forma quadrata (ideali per spazi più larghi). Tutti sono realizzati con materiali atossici che non compromettono l a salute del piccolo.
La tubolare posta intorno, oltre ad offrire un valido appoggio per il piccolo, è pensata in modo “morbido”, proprio per lasciare che il bambino possa appoggiare la boccuccia senza alcun pericolo.
Anche il sistema di bloccaggio e la rete non vanno sottovalutati.
Il primo deve risultare agevole, onde evitare la chiusura improvvisa del box, e la seconda dovrebbe essere abbastanza sottile (in maniera tale che il piccolo riesca a vedere quel che c’è fuori dal box) e liscia (per evitare che ci rimanga appigliato).
Porre dei cuscini sulla superficie del box, come fa la nostra mamma del video, è sempre un dettaglio rilevante: il piccolo avrà un atterraggio soffice!
Foto: Flickr