Luca Foltran ci illustra in questo articolo che un opuscolo informativo pubblicato lo scorso dicembre dal Ministero della Salute focalizza l’attenzione proprio su questi oggetti. I magneti, e in generale tutti i gadget colorati, a forma di dolci o frutta possono essere scambiati per veri alimenti dai bambini e quindi venire succhiati, masticati o ingeriti accidentalmente con conseguenze facilmente immaginabili. Ciò che attrarrebbe maggiormente i piccoli è il desiderio di gustarne l'aroma.
Esiste però un decreto legislativo del 1992 che vieta la commercializzazione, l’importazione, la fabbricazione e l’esportazione di prodotti che, avendo un aspetto diverso da quello che sono in realtà, potrebbero compromettere la salute o la sicurezza dei consumatori.
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Il testo fa uno specifico riferimento ad articoli che pur non essendo alimenti, possiedono forma, aspetto, imballaggio, etichettatura, volume o dimensioni tali da far prevedere che i consumatori, soprattutto i bambini, li possano confondere con prodotti alimentari con i conseguenti rischi.
Il Sistema di allarme rapido europeo sui prodotti non alimentari pericolosi (Rapex) riporta, secondo Risparmio Super, che nell'ultimo triennio ben 180 notifiche relative a ritiri e segnalazioni relative ai simil-alimenti, tra cui magneti, gomme per cancellare, candeline e altro (il 60% dei quali risulta prodotto in Cina).
La valutazione del rischio viene verificata attraverso appositi test di sicurezza come:
- la prova di simulazione del morso (che ricrea la forza di un bambino al di sotto degli 11 anni di età);
- un test di trazione e la valutazione di pezzi piccoli staccabili;
- la prova del “cilindro”, uno strumento della stessa larghezza della trachea dei bambini per verificare che gli elementi staccabili non abbiano dimensioni critiche.
Consulta l'opuscolo del Ministero della Salute.
Fonte: Risparmio Super
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